L’ex Campomizzi torna al Ministero della Difesa, dopo quindici anni di studentato, uffici e mensa Adsu

10 Maggio 2024
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Da ieri l’ex Caserma Campomizzi è tornata sotto la gestione del Ministero della Difesa, dopo aver ospitato negli ultimi quindici anni, a titolo gratuito, gli uffici, la mensa e lo studentato dell’Adsu L’Aquila

L’AQUILA – La ex Caserma Campomizzi è ritornata da ieri sotto la gestione del Ministero della Difesa, dopo essere stata concessa per circa quindici anni in usufrutto a titolo gratuito all’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu), per la collocazione di studentato, mensa e uffici dell’ente.

Il verbale di riconsegna dell’immobile, sottoscritto ieri, è il primo atto ufficiale del “Piano Città di L’Aquila”, un protocollo d’intesa risalente al 6 dicembre 2017 che coinvolge principalmente la Regione Abruzzo. 

Il graduale processo di riconsegna dell’immobile, lo ricordiamo, era stato avviato nel 2023 dall’allora presidente dell’Adsu, Eliana Morgante, dimessasi il 10 novembre 2023 poiché candidata alle appena passate elezioni regionali del 10 marzo 2024. Già da agosto 2023 l’Adsu aveva liberato le palazzine C ed E, trasferendo i dipendenti nel cosiddetto “palazzo di vetro” di via dell’Arcivescovado 8, in centro, e gli studenti beneficiari dello studentato nella palazzina H1 del complesso residenziale Ater “il Moro”, a Cansatessa, nella periferia ovest della città. Infine, in seguito all’apertura della sala ristoro nella sede di via dell’Arcivescovado 8, avvenuta l’8 marzo scorso, Adsu ha sgomberato anche la palazzina D della ex Campomizzi, dove precedentemente si trovava la mensa.

“Si è chiuso con la massima serenità e correttezza, e per questo ringraziamo i dirigenti del Ministero e del Demanio, un capitolo importante per gli studenti, la Città dell’Aquila e questa Azienda – commenta il vicepresidente Adsu Antonio Pensa, alla guida dell’ente in seguito alle dimissioni di Morgante – Le stesse scelte che, numeri alla mano, oggi possiamo dire riuscite. Gli studenti, circa 100, soggiornano nella cittadella universitaria, che era stata appena ristrutturata con metodi antisismici, di proprietà dell’Azienda per l’edilizia residenziale pubblica (Ater) della provincia dell’Aquila, costituita da 20 appartamenti nel complesso Il Moro, in via Antica Arischia, nella periferia ovest del capoluogo, tra i popolosi quartieri di Pettino e Cansatessa. Mentre gli uffici e la mensa sono nel centro storico contribuendo al rilancio della zona nevralgica auspicato dalle Istituzioni”.

Nonostante i numerosi disagi esposti dagli universitari riguardo la pressoché impossibilità di accesso al servizio ristoro per mancanza di trasporti pubblici, soprattutto in orario serale, Pensa dichiara: “Gli uffici e la mensa sono nel centro storico contribuendo al rilancio della zona nevralgica auspicato dalle Istituzioni. A proposito di mensa, siamo soddisfatti di aver intercettato le esigenze degli studenti, sempre al centro dei nostri pensieri e del nostro lavoro: infatti – chiarisce ancora Pensa -, da una previsione di 300 pasti al giorno, come testimoniato dal rappresentante degli studenti in seno al CDA, il trend si sta attestando sulla proiezione di 400 pasti al giorno a regime tra pranzo e cena”.

E conclude: “Siamo soddisfatti anche perché stiamo andando avanti, spediti, sugli altri progetti, grazie anche al grande lavoro di dirigenti e personale, guidati dal direttore, Michele Suriani”.

La Regione Abruzzo, nel frattempo, ha richiesto il commissariamento dell’ente, con il conseguente scioglimento del cda e la nomina di una nuova governance, già dal 26 gennaio del 2024.

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