Il film di Luca Cococcetta, che racconta l’epica scalata al Gran Sasso di Francesco De Marchi nel 1573, ha conquistato il Premio del pubblico per ‘Miglior Film di Alpinismo – Rotari’ al 72/o Trento Film Festival
L’AQUILA – Il film “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” di Luca Cococcetta ha trionfato al 72/o Trento Film Festival, conquistando il Premio del pubblico per ‘Miglior Film di Alpinismo – Rotari’. L’opera cinematografica, che racconta l’impresa epica di Francesco De Marchi, che nel 1573 scalò il Gran Sasso, ha affascinato il pubblico con le sue immagini spettacolari e la narrazione coinvolgente.
Il film, girato nel 2023, presenta l’attore Massimo Poggio, appassionato alpinista, nel ruolo di De Marchi. La trama segue la spedizione di De Marchi che, il 19 agosto 1573, raggiunse la vetta impervia e rocciosa del Corno Grande sul Gran Sasso, a 2912 metri di quota, che riteneva essere la montagna più alta d’Italia.
De Marchi, nato a Bologna nel 1504 e morto all’Aquila nel 1576, fu una figura poliedrica: si occupò di strategia militare e arte antica, servì per oltre quarant’anni i Medici, i Farnese e Margherita d’Austria, viaggiò in Europa settentrionale e nel Mediterraneo, e frequentò personaggi illustri come Michelangelo, Bramante e Raffaello.
Il regista Luca Cococcetta, originario dell’Aquila e classe 1982, ha iniziato a produrre cortometraggi e documentari dal 2010 con la sua casa di produzione Visioni Future. Nel film, oltre alla ricostruzione dell’ascesa in fiction, si susseguono gli interventi degli storici Stefano Ardito e Roberto Mantovani, dell’alpinista Hervé Barmasse e del geologo Mario Tozzi, che discutono vari aspetti della scalata, tra cui la misurazione della vetta, il Ghiacciaio del Calderone e i commerci di lana e pelli tra L’Aquila e Teramo passando per Campo Imperatore.
Il Trento Film Festival assegna ogni anno due premi del pubblico, oltre ai premi ufficiali attribuiti dalla Giuria internazionale e ai 15 riconoscimenti speciali. Quest’anno, il premio per il ‘Miglior Lungometraggio – DAO’ è andato a “Segnali di vita di Leandro Picarella”. Il pubblico del Festival ha votato nell’area MyTFF del sito, assegnando un numero di genziane che corrisponde a un voto da 1 a 5. La somma dei voti ha decretato i due vincitori dell’edizione 2024.