L’autopsia conferma il decesso per asfissia con una cintura stretta al collo. Al vaglio di un esperto computer e cellulare del ragazzo
ROSETO DEGLI ABRUZZI – Continua l’inchiesta sulla tragedia che ha scosso pochi giorni fa l’intera comunità di Roseto degli Abruzzi, proprio alla vigilia della Santa domenica di Pasqua. Nel pomeriggio di ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo dello studente 16enne rosetano, trovato senza vita nella sua cameretta dal fratellino più piccolo con una cinta stretta al collo. Nella tarda serata poi la salma è stata restituita ai familiari. Nella giornata di domani si terranno i funerali alle 15:30 a Roseto, nel Palamaggetti messo a disposizione dal Comune.
Da subito la dinamica dell’episodio non è stata perfettamente chiara. Quello che è emerso dall’autopsia condotta dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra è sicuramente il decesso per asfissia, che sarebbe stata causata proprio dalla cintura stretta al collo. Non sembrerebbe trattarsi quindi di impiccamento. Questo lascia in piedi l’ipotesi di una tragica sfida online, in voga tra gli adolescenti e per questo si procede contro ignoti. Sequestrati dalla procura il computer e il cellulare del ragazzo che saranno sottoposti al vaglio di un esperto.