I carabinieri avevano installato le telecamere in casa ed avevano assistito alla violenza in diretta
SULMONA – Una coppia è stata rinviata a giudizio dal Gup del Tribunale di Pescara per violenza sessuale
in concorso nei confronti di una minore di 12 anni. I fatti sono avvenuti in un paese dell’interno dell’Abruzzo. L’uomo, un 43enne, era stato incastrato grazie alle telecamere e alle cimici piazzate in casa dai carabinieri, che erano intervenuti in tempo reale, arrestandolo in flagranza.
La minore aveva parlato delle attenzioni morbose dell’uomo a un’amichetta e quest’ultima aveva riferito tutto al padre naturale della bimba, che aveva denunciato l’accaduto. Sono così scattate le indagini, da cui è emerso che le attenzioni dell’uomo erano andate avanti per circa un anno. Così i carabinieri, dopo aver installato le telecamere in casa, avevano assistito alla violenza in diretta, intervenendo prontamente. Alla compagna del 43enne, madre naturale della minore, è stata sospesa la potestà genitoriale.