Aggressione mortale all’Aquila, fermati due giovani. Il Prefetto Di Vincenzo ringrazia le forze dell’ordine

23 Marzo 2024
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I due presunti responsabili sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Mobile dell’Aquila

L’AQUILA – Colpito con un violento calcio al fianco sinistro e poi con un violento pugno al volto che ne ha provocato la caduta lasciandolo immediatamente esanime. È morto così ieri pomeriggio, poco dopo le 17, Teodoro Ullasci, 59enne di origine sarda, ma nato a Torino. Le circostanze dell’aggressione, sfociata poi in tragedia, sono state rese note dalla polizia. Solo un’ora è bastata agli inquirenti per dare un nome ai volti dei presunti aggressori e solo altre dodici per assicurarli alla giustizia. Dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata.

Un caso dall’evoluzione in tempo record grazie alle indagini ed alla profonda conoscenza del territorio degli uomini della Squadra mobile diretta dal vicequestore Roberta Cicchetti. I due presunti responsabili sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Mobile dell’Aquila. Un’operazione condotta insieme alla Squadra Volante diretta dal commissario Giovanni Salvatori. Hanno entrambi precedenti per reati contro il patrimonio inerenti gli stupefacenti. Ieri sera, intorno, alle 17, in Piazza Bariscianello hanno incontrato la vittima imboccando con lui via Fortebraccio. Di qui, è nata una discussione poi sfociata nell’aggressione fatale. Uno degli autori aveva anche raccolto un sasso, poi non utilizzato.

Prefetto L’Aquila, indagini tempestive per l’aggressione mortale: Di Vincenzo ringrazia le forze dell’ordine

Alla luce dell’operazione attraverso la quale le forze di polizia hanno arrestato i presunti autori dell’aggressione, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha espresso la propria soddisfazione per l’efficace opera compiuta all’Aquila dalle forze guidate dal questore Enrico De Simone. “Desidero ringraziare il questore De Simone – ha detto – insieme a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno partecipato alle operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila alla quale va esteso il mio ringraziamento, per l’estrema tempestività, l’elevata professionalità e la qualificata competenza ancora una volta dimostrate a tutela della sicurezza di questo territorio”. “Il mio apprezzamento – ha detto ancora – va esteso al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Mirante, al comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Cosimo Lamanuzzi per l’impegno e la dedizione quotidiani”.

Il sindaco Biondi elogia la polizia: la città resta tra le più sicure d’Italia

“Gli arresti immediati dei presunti responsabili dell’episodio che, ieri sera, ha portato alla morte di un uomo nel centro storico della città, sono la risposta migliore che le forze dell’ordine potessero dare alle istanze di sicurezza della comunità locale”, lo ha detto il sindaco dell’Aquila. “Per questo – ha aggiunto il primo cittadino che in queste ore è stato in contatto con la Questura per seguire l’evolvere dell’episodio – rivolgo il mio plauso al questore dell’Aquila, Enrico De Simone, e alle donne agli uomini della Polizia di Stato operanti nel capoluogo che, come al solito, con brillante capacità investigativa, hanno ribadito, una volta di più, che all’Aquila non c’è spazio per chi non rispetta la legge e la pacifica convivenza”. “L’operazione – ha detto ancora – fa il paio con quelle condotte in queste stesse ore dai Carabinieri del comando provinciale, per contrastare il fenomeno dello spaccio degli stupefacenti. È grazie a questa straordinaria capacità di risposta all’illegalità, che L’Aquila continua a mantenere un posto di primo piano nelle classifiche sulle città più sicure d’Italia”. “Da parte dell’amministrazione – ha concluso Biondi – oltre al consueto spirito collaborativo nei confronti di coloro che ogni giorno si adoperano per tutelare i cittadini, prosegue il lavoro per dotare la città di un moderno e adeguato impianto di videosorveglianza che porterà a circa 1.000 il numero delle telecamere presenti sul territorio che spesso si rivelano elementi essenziali ai fini della positiva conclusione delle indagini”. (ANSA).

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