“No al bullismo”, i ragazzi del settore giovanile della Santegidiese scendono in campo contro le discriminazioni

19 Marzo 2024
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I ragazzi hanno preso parte anche agli incontri formativi per la tutela dei minori, dedicati alla sensibilizzazione sul tema, nell’ambito del progetto di riconoscimento per i club di 3° livello

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Nella settimana dedicata al contrasto del bullismo e del cyberbullismo, i ragazzi del settore giovanile della Santegidiese sono scesi in campo per dire no alle discriminazioni. Tutte le squadre agonistiche del Settore Giovanile della Santegidiese 1948 hanno fatto ingresso in campo con lo striscione dedicato ed hanno partecipato agli incontri informativi tenuti dalla Psicologa Virginia Maloni, che ha spiegato loro dell’importanza del rispetto e del confronto tra pari, del senso di appartenenza, dell’unione e forza di gruppo, insieme al Delegato per la Tutela dei Minori, il Professore Marchetti Simone. Gli incontri formativi per la tutela dei minori, dedicati alla sensibilizzazione dei ragazzi al tema del bullismo e cyberbullismo, si sono svolti nell’ambito del progetto di riconoscimento per i club di 3° livello.

Fare in modo che i giovani calciatori e calciatrici vivano un’esperienza sicura e positiva, in un ambiente protetto, divertente, stimolante e professionale, questo l’obiettivo della Santegidiese 1948. La tutela dei minori è un tema delicato e spesso ignorato o trattato in modo parziale. Conoscere quali sono i comportamenti e gli ambienti potenzialmente pericolosi e dannosi per i bambini e i ragazzi, soprattutto in un ambito di gioco e divertimento come la pratica sportiva, è il primo passo per avere la corretta attenzione nella comprensione del fenomeno per fronteggiarlo in modo efficace.

L’adeguata formazione degli operatori sportivi, siano essi tecnici, dirigenti o altri membri degli staff, è condizione necessaria per garantire la tutela dei minori e assicurare standard di protezione elevati. Sono queste figure, direttamente e costantemente a contatto con bambini e giovani, che devono essere preparate per porre in essere azioni preventive, che mitighino la possibilità che si verifichino eventi o comportamenti dannosi, ma che siano anche in grado di fornire una risposta tempestiva e adeguata ad eventuali problematiche.

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