La Asl di Teramo sarà la prima in Abruzzo a effettuare la Pet con radiofarmaco su tre pazienti, il 18 marzo. Di Giosia: «Vogliamo dare risposte alle esigenze dei cittadini»
TERAMO – Nuovi radiofarmaci diagnostici e terapeutici per pazienti affetti da tumore della prostata. Si tratta da una parte della Pet con radiofarmaco Psma, che ad oggi è la metodica diagnostica più sensibile e specifica per il tumore della prostata, dall’altra della terapia con Radio 223-Cl2 che è utile per i pazienti affetti da metastasi ossee del carcinoma prostatico. È la Asl di Teramo a effettuare per la prima volta in Abruzzo la Pet con radiofarmaco, il 18 marzo su tre pazienti.
«Vogliamo dare risposte alle esigenze dei cittadini, costretti a rivolgersi ad altre aziende sanitarie anche extra regionali per l’esecuzione di queste prestazioni. Abbiamo cioè ascoltato le esigenze dei pazienti che ci hanno rappresentato la necessità di avere a disposizione organizzazioni e tecnologie per meglio affrontare il problema del cancro alla prostata e quindi ridurre il disagio del malato che soffre», ha dichiarato il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia. «La formulazione di numerosi Pdta dedicati a varie patologie, soprattutto oncologiche, sta distinguendo la nostra azienda mettendola al primo posto nel panorama abruzzese e non solo, nella cura del paziente, messo al centro di un sistema che ruota attorno a lui».
«E questo ultimo passaggio, che presto garantiremo alla Asl di Teramo, costituisce un tassello fondamentale diagnostiche e per il corretto ed efficace inquadramento del paziente oncologico», aggiunge Gabriella Lucidi Pressanti, direttore del Dipartimento dei servizi della Asl. «Il gioco di squadra all’interno del dipartimento permette la crescita di competenze e la disponibilità di risorse umane e tecnologiche. Ogni qualvolta ci si confronta con una nuova sfida non si garantisce solo una crescita di un solo settore, ma di tutti i servizi forniti dal dipartimento, con effetti positivi sui livelli delle prestazioni sanitarie e quindi sulla qualità dell’assistenza al cittadino».
Questa metodica è più sensibile da un punto di vista diagnostico e consente di evidenziare anche piccole metastasi che con altre metodiche potrebbero non essere rilevate. Consente quindi una più corretta gestione del paziente, migliorando le possibilità di guarigione. La Pet con radiofarmaco Psma, peraltro, è propedeutica alla terapia innovativa con radiofarmaco Lutezio177-Psma, sempre destinato ai pazienti plurimetastatici da tumore della prostata e che la Asl ha intenzione di avviare in futuro prossimo. Invece per quanto riguarda la terapia con Radio 223-Cl2 l’impiego è destinato su pazienti metastatici con tumore della prostata resistenti alla terapia: consente non solo di curare le metastasi ossee, ma anche di ridurre la sintomatologia dolorosa e migliorare nettamente la qualità della vita del paziente.
Dell’avvio del nuovo progetto si occupa tutta la Medicina nucleare, e in particolare lo specialista in Pet Tac Rocco Mazza. Non solo. È in corso l’implementazione della nuova Radiofarmacia con l’arrivo di personale specializzato dedicato, in particolare del radiofarmacista, Manlio Mascia. «Si inizia così un percorso che dovrebbe portare nel giro di alcuni mesi alla produzione interna di radiofarmaco galenico estemporaneo Ga68-Psma per la diagnosi, stadiazione e follow-up del tumore della prostata. In attesa di tale metodica, è stata avviata una procedura di acquisto di radiofarmaco industriale pronto all’uso (F18-Psma) di recente autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) con le medesime indicazioni che prevedibilmente sarà disponibile nel Servizio a partire da fine marzo», conclude Domenico Braca, responsabile Uosd Medicina Nucleare