È successo nel corso della manifestazione sotto alla Asl di Teramo, organizzata dall’onorevole Luciano D’Alfonso che si è presentato con carriola e megafono
TERAMO – Lo aveva annunciato e lo ha fatto. Esattamente come nell’episodio del San Valentino in Abruzzo Citeriore, l’onorevole Luciano D’Alfonso si è recato questa mattina sotto alla Asl di Teramo, accompagnato dalla sua carriola a sirene spiegate. 10 domande da porre al direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia. 10 domande sulle liste d’attesa, sui tempi e i luoghi che dovrebbe rispettare un direttore generale in campagna elettorale. Un faccia a faccia rinviato però da Di Giosia a martedì 12 marzo, al termine delle elezioni perché la questione non deve essere strumentalizzata.
Quello che è invece accaduto nel corso della manifestazione ha dell’esilarante. Una nostra collega, giornalista professionista, Anja Cantagalli, è stata aggredita da alcuni partecipanti ad una mini contro manifestazione che si è tentato di organizzare nelle vicinanze. Uno di loro infatti le avrebbe sottratto il telefono utilizzato in quel momento per le riprese, mettendolo dapprima in tasca per poi gettarlo a terra. «Ci può essere la contestazione ma il modo fa la differenza», ha dichiarato D’Alfono. «Questo vuol dire essere incivili. Dovremmo spiegare che anche quando si contesta ci vuole civiltà. Manderò alla giornalista un mazzo di fiori».
Non solo l’onorevole ma anche l’ordine dei giornalisti, il sindacato dei giornalisti e la Cisl di Teramo, oltre che noi colleghi, hanno espresso solidarietà per l’accaduto. “Si tratta di un brutto episodio di intolleranza e di violenza nei confronti della giornalista ma rappresenta anche un attacco al diritto all’informazione”, si legge nella nota dell’ordine. I giornalisti svolgono un ruolo cruciale fornendo informazioni fondamentali per il dibattito pubblico. Ormai non bastano più parole di condanna, si tratta invece di mettere in atto azioni concrete per proteggere i giornalisti e per garantire loro che possano continuare a svolgere il loro lavoro in sicurezza. È auspicabile che le autorità accertino le identità degli aggressori per metterli in condizione di risponderne dinanzi alle autorità competenti”.
“Negli stessi momenti in cui eravamo a Roseto per festeggiare l’8 marzo, con l’installazione di una panchina rossa fortemente voluta dai nostri colleghi della federazione dei pensionati, a Teramo si verificava un disgustoso e grave episodio nei confronti di una giornalista. Purtroppo c’è ancora tanto da fare nella nostra società; esprimiamo tutta la nostra stima e solidarietà ad Anja Cantagalli prendendo a prestito le parole riportate sulla targa collocata sulla panchina rossa di Roseto: l’8 marzo si celebrano il valore, la forza, la determinazione delle donne per una società più coesa”, si legge nella nota della Cisl.
“Ad Anja Cantagalli, che sporgerà denuncia nei confronti dell’aggressore individuato, va la vicinanza del Sindacato Giornalisti Abruzzesi. Quanto accaduto”, si legge nella nota, “è l’ennesima riprova di un sentimento strisciante di insofferenza verso la libera informazione, per di più nei confronti di una donna e stimata professionista e nella giornata simbolica dell’8 marzo. Un clima di fastidio, quello che si respira intorno al mondo informazione, che sfocia nella violenza più becera e inaccettabile”.