Elezioni regionali / Scontro sulla sanità, botta e risposta tra Verì e Sclocco

4 Marzo 2024
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Nicoletta Verì: “È stata la precedente giunta di centrosinistra, nella quale lei ricopriva il ruolo di assessore, a declassare gli ospedali”. Marinella Sclocco: “La risposta della Verì la può dare solo chi ignora la verità”

PESCARA – Lo scontro sul tema caldissimo della sanità abruzzese si fa sempre più acceso. Dal centrosinistra arrivano bordate continue alla giunta Marsilio, che non lascia cadere le accuse ma risponde puntualmente ad ogni colpo. “E’ falso che l’attuale governo regionale abbia chiuso ospedali o abbia peggiorato il dato della mobilità passiva in Abruzzo – attacca l’assessore alla sanità, Nicoletta Verì -. Pur comprendendo il clima da campagna elettorale, non è accettabile che si ricorra a menzogne, distruggendo il durissimo lavoro portato avanti in questi 5 anni dalla Regione, dalle Asl e da tutto il personale che ha affrontato e superato una crisi sanitaria drammatica come quella legata al Covid”.

È dura la reazione dell’assessore Verì. “Vorrei vedere l’atto con il quale questo governo ha decretato la chiusura di qualche ospedale – continua – visto che le cose sono andate esattamente nel senso opposto: nella nostra rete ospedaliera abbiamo restituito autonomia ad Ortona e classificato come stabilimenti anche i presidi di Pescina e Tagliacozzo. Vale la pena ricordare che il centrosinistra, nella precedente programmazione che non era mai stata validata dai ministeri, li aveva cancellati tutti e 3, trasformando Ortona in un’appendice del policlinico di Chieti e classificando gli altri 2 quali presidi territoriali, quindi non più ospedali. A questi tagli va aggiunto il declassamento di Sulmona Penne, Popoli e Guardiagrele, ai quali è stata questa giunta a restituire dignità”.

E non lascia cadere le accuse lanciate dall’ex assessore alla sanità Marinella Sclocco. “Anche la candidata Sclocco, nell’ansia di ottenere un po’ di visibilità in campagna elettorale, lancia strali all’indirizzo della sottoscritta, mischiando i dati e omettendo di accennare a quella che è una verità storica che, come direbbe il suo ex presidente, è versata in atti: è stata la precedente giunta di centrosinistra, nella quale lei ricopriva il ruolo di assessore, a declassare gli ospedali di Penne e Popoli, sancendo la soppressione dei pronto soccorso. La stessa tagliola l’ha applicata anche nelle altre province, trasformando Pescina, Tagliacozzo e Guardiagrele in presidi territoriali (non più ospedali, quindi), chiudendo Ortona che diventava una succursale di Chieti senza pronto soccorso. Mi viene da chiedere a lei con quale coraggio si ricandida”.

Da parte sua l’ex assessore della giunta D’Alfonso interviene con l’ennesimo botta e risposta. “La risposta della Verì la può dare solo chi ignora la verità, ed è grave che la dia un assessore, o pensa che gli altri siano ignoranti – replica in una nota Marinella Sclocco -. La chiusura degli ospedali segue il Dm70 2015 che stabilisce quali sono gli standard di sicurezza: noi abbiamo portato avanti quelle indicazioni. E’ un regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera: se non lo conosce e’ gravissimo, ma io penso faccia finta”.

E ancora: “durante il commissariamento, e anche durante la Giunta Chiodi nella quale la Veri era presidente della commissione sanità, dovrebbe ricordare i sindaci che venivano ad incatenarsi per evitare la chiusura, quelle chiusure furono fatte perchè non rispettavano gli standard di sicurezza. O la Verì mente sapendo di mentire o lo ignora”. “Quanto al cambio di casacca io non ne ho fatti- insiste la Sclocco – perchè insieme a larga parte del partito andammo via, mentre lei ad ogni campagna elettorale cambia partito e simbolo, mentre noto che non ha risposto alla mia richiesta di confronto pubblico sulla sanità”.

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