Il fine è di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera e l’inquinamento acustico
ORTONA – Le banchine di Riva nuova e del molo Nord del porto di Ortona dove operano le gru semoventi verranno elettrificate. L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha affidato i lavori e l’infrastruttura sarà realizzata con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’appalto integrato, che prevede progettazione esecutiva e realizzazione delle opere, è stato affidato per un importo contrattuale di 1.268.929 euro. È stato aggiudicato dall’Adsp con un mese di anticipo rispetto all’obiettivo indicato dal Mit al 31 marzo.
Il progetto di elettrificazione nello scalo di Ortona è stato redatto da Sogesid, società “in house” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui l’Autorità di sistema portuale ha sottoscritto, nel settembre 2022, una convezione attuativa per la progettazione del cold-ironing.
L’elettrificazione delle banchine riguarda, infatti, i porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto nelle Marche, di Ortona e Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 milioni di euro.
L’obiettivo dell’intervento, che dovrà essere completato entro giugno 2026, è di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera e l’inquinamento acustico.
Lavori che si affiancano al consolidamento del primo tratto e del relativo piazzale della banchina di Riva, già avviato a metà mese con un investimento di 8.574.000 euro, che sarà anche predisposta per un successivo intervento di elettrificazione.
“Lavoriamo su più fronti per migliorare le potenzialità di sviluppo dei traffici marittimi del porto di Ortona – afferma il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. Con questo intervento, ci concentriamo sulla necessaria transizione ecologica da realizzare negli scali di nostra competenza. Un progetto che consentirà di diminuire l’impatto ambientale delle operazioni delle gru semoventi in banchina”.