Regionali, le candidate di FdI attaccano Luciano D’Amico per le affermazioni sulla premier Meloni

23 Febbraio 2024
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In una nota congiunta, l’accusa all’ex Rettore dell’università di Teramo di inadeguatezza al ruolo di Governatore

PESCARA – “Riteniamo gravissime le affermazioni del candidato della Sinistra a presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Amico, in merito al violento attacco verbale perpetrato dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nei confronti del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Proprio da D’Amico, ex rettore e docente universitario, ci saremmo attese un chiaro messaggio di rispetto, principio che immaginiamo insegni ai suoi studenti e di cui però, per primo, dovrebbe rendersi protagonista”.

È l’accusa mossa dalle candidate alle elezioni di Fratelli d’Italia, Antonella Buffone, Deborah Comardi, Laura D’Ambrosio, Tiziana Del Beato, Carla Di Biase, Emanuela Di Fiore, Emanuela Di Francesco, Tiziana Magnacca, Marilena Rossi, Maria Assunta Rossi, Lucia Travaglini, Carla Zinni, che in una nota congiunta accusano il candidato presidente del “Patto per l’Abruzzo” di inadeguatezza al ruolo di Governatore della Regione. “Come donne – scrivono le firmatarie del comunicato – siamo profondamente preoccupate del modus operandi di D’Amico che, pur di legittimare un esponente della sua parte politica, arranca giustificazioni agli insulti rivolti ad una donna che guida la nostra Nazione”.

Al centro della polemica la dichiarazione di D’Amico, che, a proposito della protesta sull’autonomia differenziata, nel corso della quale il Presidente della Regione Campania ha proferito parole offensive nei confronti della Presidente del Consiglio, avrebbe commentato che “la Meloni nel fare politica è a volte più violenta di De Luca”. Dichiarazione che per le donne di FdI sarebbe “non solo falsa, ma inaccettabile e umilia chi lo afferma. È falso perché, com’è sotto gli occhi di tutti, Meloni unicamente con il dialogo, il continuo confronto e con il rispetto rivolto a qualsiasi suo interlocutore, indipendentemente dall’appartenenza politica, ha saputo far tornare l’Italia autorevole nello scenario internazionale, ottenendo finora risultati mai neanche sfiorati dai precedenti governi, compagni di D’Amico”.

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