Il Comune dell’Aquila, la struttura di missione e gli altri Comuni del cratere hanno siglato un protocollo d’intesa con l’istituto di credito
L’AQUILA – Le imprese del Cratere potranno contare su un plafond di 80 milioni di euro per i crediti di imposta, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra Intesa Sanpaolo, il Comune dell’Aquila, la Struttura di Missione per il coordinamento dei processi di sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 e i Comuni del Cratere 2009.
L’accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025 ed è destinato alle imprese che eseguiranno i lavori ammessi al superbonus, effettuati o da effettuare, sugli immobili danneggiati dal sisma e non ancora riparati. La misura risponde al bisogno di rendere liquidi i crediti, ottimizzando l’esposizione finanziaria e concorrendo al rafforzamento patrimoniale delle imprese cessionarie.
Come gli altri comuni del centro Italia, anche L’Aquila e quelli del Cratere 2009 potranno avvalersi della deroga prevista dal Governo e varata dal Parlamento lo scorso aprile per la ricostruzione degli edifici privati, con la possibilità di beneficiare, in aggiunta al contributo sisma, anche del superbonus 110%, assistito sia dalla cessione del credito d’imposta che dallo sconto in fattura.
“Un risultato importante ottenuto grazie a una lunga e proficua interlocuzione con Intesa Sanpaolo – ha detto il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi -. Un sentito ringraziamento al consigliere comunale con delega alle Attività in favore del sostegno alle imprese del Cratere sismico 2009, Livio Vittorini, e al coordinatore della Struttura di missione sisma 2009, Mario Fiorentino, per l’impegno verso l’accordo che consente di dare un sostegno concreto alle imprese della ricostruzione. Intesa Sanpaolo dimostra di avere a cuore il percorso di rinascita e sviluppo del nostro territorio”
Attraverso il protocollo di intesa, le “imprese in anagrafe” – ovvero quelle operanti nel Cratere sismico 2009, potranno presentare alla Banca la richiesta di un plafond per la cessione dei crediti d’imposta riferiti agli interventi ammessi al superbonus, effettuati o da effettuare su edifici o unità immobiliari a destinazione prevalentemente abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile e l’evento sismico.