Cocullo, il primo maggio torna l’antica Festa dei Serpari

30 Aprile 2025
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In Abruzzo si rinnova il rito della ‘Festa dei Serpari’: la statua di San Domenico verrà portata in processione adornata di serpenti

L’AQUILA – In Abruzzo, nel cuore verde della Valle del Sagittario, c’è un rito antichissimo che anche si rinnoverà, come di consueto, il primo maggio, giovedì: la festa di San Domenico abate, meglio nota come ‘Festa dei Serpari’. Per l’occasione, le statue di San Domenico Abbate e della Madonna saranno adornate da serpenti vivi e portate in processione tra moltitudini di fedeli e curiosi che anche quest’anno si preparano a inondare il borgo di Cocullo.

La ‘processione dei serpari’ partirà alle ore 12:00 dalla Chiesa di San Domenico, subito dopo la messa presieduta dal Vescovo di Sulmona-Valva, Monsignor Michele Fusco, a partire dalle ore 11:00. Alle 10:30, invece, un corteo in costume sfilerà per il centro di Cocullo per l’offerta dei ‘ciambellati’. Funzioni religiose sono previste già dalle ore 8:00 e dalle 9:30.

I serpari, incantatori di serpenti che tramandano l’arte di padre in figlio, a partire dalle ore 16:30 si occuperanno di individuare il serpente o i serpenti personalmente catturati e portati in paese, per poi liberarli in natura. La serata sarà successivamente animata dal concerto di Katia Ricciarelli e i Queenmania di Sonny Ensabella, gruppo tributo dei Queen di fama internazionale.

Nonostante gli sforzi della Chiesa di Roma di conferire alle celebrazioni di Cocullo una veste cristiana, quello dei serpari era e rimane espressione di un culto antichissimo, pre-cristiano, radicato nel cuore pagano del territorio. Il delicato procedimento di cattura dei serpenti – messo in atto dai serpari nei boschi intorno a Cocullo già dalla seconda metà di marzo – con la temporanea neutralizzazione dei rettili ed esposizione degli stessi alle folle radunate nel paese, risalirebbe alle festività della ‘dea Angizia’.

Apparentemente venerata dalle popolazioni pre-romane di marsi, sanniti e peligni, Angizia pare attestarsi come divinità protettrice dai veleni e dalle malattie, con un forte legame al ciclo delle stagioni e, più in generale, a quello di nascita e morte.

La Festa dei Serpari, unica al mondo, è un vero e proprio presidio della storia dell’Abruzzo e delle comunità che nei millenni si sono succedute sul territorio.

Per favorire la partecipazione all’evento, che di solito si attesta intorno alle centinaia di migliaia di avventori, Trenitalia ha predisposto fermate straordinarie e treni speciali sulla tratta Roma-Pescara con destinazione Cocullo. Per chi arriverà in macchina, sono disponibili parcheggi esterni al borgo, collegati al centro da un servizio navetta gratuito attivo dalle ore 8:00 fino alla fine della manifestazione. I camperisti potranno usufruire un’area di sosta dedicata su Via Santa Maria in Campo (Strada Provinciale 60). Previsti anche parcheggi non custoditi per biciclette e monopattini, muniti di rastrelliere.

Per garantire un sereno e sicuro svolgimento della festa, è severamente proibito introdurre contenitori di vetro.

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