Un lavoro di ingegneria che ha permesso di spostare l’intero edificio di 25 cm portandolo su degli speciali dissuasori sismici senza compromettere l’attività dei dipendenti
PESCARA – «L’edificio pubblico più sicuro dal punto di vista sismico di Pescara»: così il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha definito il palazzo della Regione in Piazza Unione, giunto al termine di un importante intervento strutturale che apportato modifiche di adeguamento antisismico.
L’edificio è stato traslato di 25 centimetri dalla sua sede originaria e distaccato di 35 centimetri dal palazzo adiacente, poggiando ora su speciali dissuasori sismici. «Questo lo rende sicuro al 100% e oltre», ha spiegato il presidente. Oltre alla sicurezza, l’intervento comporterà un’importante ricaduta funzionale. Il palazzo diventerà sede di riferimento per la Protezione Civile, che potenzierà la propria presenza al suo interno, raddoppiando le antenne operative. Inoltre, sarà recuperato l’auditorium De Cecco con 400 posti al piano terra, inutilizzabile da anni proprio per l’assenza di sicurezza sismica. Il progetto è ormai alla fase finale e i lavori di riqualificazione restituiranno alla città uno spazio importante per le attività culturali».
Ad occuparsi dell’intervento è stato il Consorzio Pangea, presieduto da Giuseppe Luciani, per un importo di circa 1.400mila euro. «Hanno realizzato un lavoro talmente preciso che probabilmente nessuno se n’è accorto, nemmeno chi ci lavorava dentro – ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale –. È una dimostrazione concreta di quanto sappiamo fare, e questo tipo di intervento può diventare un modello replicabile per scuole, ospedali, presidi sanitari e sedi delle forze dell’ordine». Riccardo Vetturini, ingegnere ha specificato che la tecnica usata è quella dell’isolamento sismico con dispositivi alla cui base hanno le cosiddette “slitte”. «Successivamente, con la tecnica impiegata per il varo di viadotti e ponti – ha continuato Vetturini –, sono stati utilizzati dei macchinetti idraulici per spingere questo edificio di oltre 35 centimetri e collocarlo, di fatto, in una nuova posizione, realizzando un giunto per separarlo dall’edificio di fianco».