Buco sanità, Mariani e Cavallari: “Deficit a 105-110 milioni, in arrivo nuove tasse per gli abruzzesi”

28 Aprile 2025
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La situazione dei conti della sanità si farebbe sempre più critica: secondo quanto emerso in Commissione Vigilanza stamane, il disavanzo complessivo per il 2024 supererebbe i 200 milioni di euro. I consiglieri di opposizione Mariani e Cavallari denunciano un ulteriore incremento del deficit fino a 110 milioni rispetto alle stime iniziali, con la prospettiva di nuovi aumenti fiscali a carico dei cittadini. I due esponenti politici parlano di fallimento del governo Marsilio e di una sanità regionale allo sbando, con previsioni ancora più negative per il 2025

L’Aquila – Il disavanzo della sanità abruzzese si aggrava ulteriormente, raggiungendo una cifra monstre compresa tra 105 e 110 milioni di euro. È quanto emerso questa mattina durante la Commissione Vigilanza straordinaria convocata a L’Aquila, che ha acceso i riflettori su un quadro sempre più allarmante dei conti pubblici regionali.

Al centro del dibattito, le procedure di assunzione di personale amministrativo e dirigenziale presso le Asl di Teramo e Pescara, che – come chiarito dai vertici del Dipartimento regionale Sanità – non possono essere autorizzate per mancanza di coperture nel piano assunzionale vigente.

Una situazione che avrebbe spinto il presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani, e il capogruppo di “Abruzzo Insieme”, Giovanni Cavallari, a denunciare con forza le criticità emerse.

“La Vigilanza di questa mattina ha completamente scoperchiato ‘il vaso di Pandora’ della disastrata sanità abruzzese – dichiarano Mariani e Cavallari – è emerso infatti come all’ultimo tavolo ministeriale per il monitoraggio del sistema sanitario abruzzese dello scorso 11 aprile sono venute fuori, in maniera chiara ed inequivocabile, diverse criticità in ordine alla tenuta della contabilità delle Asl abruzzesi e alla contabilizzazione dei dati di bilancio delle stesse, in particolare sulle Asl di Chieti e L’Aquila. Le risultanze del tavolo hanno inoltre dimostrato un ulteriore disavanzo della nostra sanità di circa 105/110 milioni di euro rispetto agli 81 già annunciati in sede di aumento Irpef”.

I due Consiglieri di opposizione in Consiglio regionale hanno sottolineato come il nuovo quadro finanziario porterà a un inevitabile aggravio fiscale per i cittadini abruzzesi.

“Siamo quindi dinanzi a ulteriori 25/30 milioni di euro che dovranno essere ‘drenati’ dal Bilancio Regionale o, come già fatto lo scorso 3 aprile, dalle tasche degli abruzzesi sotto forma di nuovi aumenti delle tasse”, proseguono Mariani e Cavallari. “Nel corso della seduta è poi emerso come il debito complessivo nel 2024 superi così i 200 milioni di euro andando a sancire il fallimento del governo Marsilio ed il completo sbando della nostra sanità visto che i conti per il 2025 seguono lo stesso trend se non peggio!”.

Nel frattempo restano congelate le procedure di assunzione dei dieci amministrativi della Asl di Pescara e del dirigente previsto per la Asl di Teramo. Il Dipartimento Regionale Sanità ha annunciato che produrrà apposite controdeduzioni alle richieste avanzate dalle due aziende sanitarie, senza tuttavia fornire indicazioni precise sui tempi.

Mariani e Cavallari concludono sottolineando la gravità della situazione:

“Questa mattina la Commissione Vigilanza convocata per conoscere la legittimità delle suddette assunzioni ha invece rivelato lo stato ‘comatoso’ in cui versa la sanità abruzzese, con le Asl oramai allo sbando che si muovono in autonomia rispetto alle direttive del Dipartimento regionale Sanità ed un nuovo corposo buco nei conti della sanità regionale tra i 105 e i 110 milioni di euro che, come sempre, saranno gli abruzzesi con i loro sacrifici a pagare”.

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