L’Aquila rappresenterà l’Italia alla Global Conference On Disaster Risk Reduction And Regeneration Of Cities in programma a Kobe dal 27 al 29 aprile, promossa dalla municipalità della località nipponica. La delegazione guidata dal sindaco Pierluigi Biondi presenterà il modello di ricostruzione post-sisma del 2009. All’evento interverranno anche i rappresentanti di altre città colpite da eventi calamitosi, tra cui Columbia (USA), Glasgow (UK), Strasburgo (Francia), Heidelberg (Germania), Braga (Portogallo), Saitama (Giappone) e Kitchener (Canada)
L’AQUILA – Condividere esperienze e strategie volte a rafforzare la resilienza urbana e la rigenerazione post-crisi: sono queste le principali finalità della Global Conference Of Disaster Risk Reduction And Regeneration Of Cities, in programma a Kobe (Giappone) dal 27 al 29 aprile, a cui parteciperà anche la città dell’Aquila, unica rappresentante italiana tra le municipalità invitate da tutto il mondo.
L’iniziativa, promossa dalla municipalità di Kobe in collaborazione con l’International Recovery Platform (IRP) e l’Undrr, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del rischio di disastri, si svolge a trent’anni esatti dal devastante terremoto di Hanshin-Awaji del 1995, che colpì la città giapponese provocando oltre 6.000 vittime e ingenti danni infrastrutturali.
L’Aquila, scelta per la sua esperienza diretta nella gestione del post-sisma e per i risultati ottenuti nella ricostruzione e nella rigenerazione del tessuto urbano, sarà rappresentata da una delegazione ufficiale composta dal sindaco Pierluigi Biondi, dal titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila (Usra), Salvo Provenzano, e dal titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere (Usrc), Raffaello Fico.
Durante la sessione plenaria del 28 aprile, il primo cittadino illustrerà il percorso di rinascita del capoluogo abruzzese a seguito del terremoto del 2009, con un intervento focalizzato sulle buone pratiche adottate per la resilienza urbana, la governance multilivello e la partecipazione comunitaria. Saranno inoltre evidenziati i progetti in corso per L’Aquila capitale italiana della Cultura 2026, a testimonianza di un modello di ricostruzione che guarda al futuro con un approccio integrato e sostenibile.
Nel corso della conferenza, la municipalità dell’Aquila e i vertici degli Uffici speciali si confronteranno con le esperienze di altre città colpite da eventi calamitosi, tra cui Columbia (USA), Glasgow (UK), Strasburgo (Francia), Heidelberg (Germania), Braga (Portogallo), Saitama e Kobe (Giappone), Kitchener (Canada). Le città sono state selezionate non solo per il vissuto legato a disastri naturali, ma anche per l’attuazione di politiche urbane innovative, capaci di promuovere sostenibilità, inclusione sociale e coesione territoriale.
Il programma della delegazione aquilana prevede, nella giornata inaugurale del 27 aprile, la partecipazione alla Welcome Reception ufficiale, durante la quale il sindaco Biondi consegnerà al collega giapponese Kizo Hisamoto tre simboli identitari: il sigillo della città, il rosone di Collemaggio e il Fiore della Memoria, tributo alla ricostruzione e alla solidarietà tra popoli colpiti da tragedie simili.
La conferenza si concluderà il 29 aprile con una visita tecnica nei luoghi della ricostruzione di Kobe, occasione per uno scambio diretto di esperienze operative tra funzionari, tecnici e amministratori locali.