Suggestione, raccoglimento e arte sacra: dalla Basilica di San Bernardino parte il corteo più sentito della Settimana Santa aquilana, tra antiche tradizioni e un rinnovato spirito di comunità che unisce la città in un silenzioso abbraccio di fede. Il percorso toccherà luoghi simbolici del centro cittadino, tra cui piazza San Bernardino, piazza Palazzo, piazza Santa Margherita (Gesuiti), piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele e terminerà davanti alla basilica con il saluto dell’arcivescovo Antonio D’Angelo
L’AQUILA – Con la solenne Processione del Cristo Morto il Venerdì Santo all’Aquila assume il suo volto più suggestivo e raccolto, trasformando il cuore della città in un luogo di meditazione collettiva e memoria condivisa. Alle 20 in punto, dalla Basilica di San Bernardino, prederà il via il corteo organizzato dall’associazione laica dei Cavalieri del Venerdì Santo: il percorso, che si snoda attraverso il cuore del centro storico, vedrà sfilare i suggestivi simulacri di arte contemporanea, tra cui spiccano le opere dell’artista Remo Brindisi, accompagnati da una folla raccolta in silenzio e preghiera.
Quest’anno, la processione ha segnato il ritorno della “Gran Croce” dopo un accurato restauro, aggiungendo un ulteriore elemento di significato e solennità al rito. Inoltre, per la prima volta, la Polizia Penitenziaria avrà l’onore e il privilegio di portare il simulacro dell’organo, simbolo di armonia e spiritualità, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni civili e religiose nella valorizzazione delle tradizioni locali.
L’origine del rito risale ai primi anni del ‘500, periodo in cui nacque la tradizione dei primi simulacri. Custode di questa antica tradizione, voluta e ideata nel 1954 da Fra’ Nicola Roccioletti, è l’associazione dei Cavalieri del Venerdì Santo che ha contribuito a mantenerla viva nel tempo raccogliendone lo spirito, la devozione e la religiosità. Il percorso toccherà luoghi simbolici della città, tra cui piazza San Bernardino, via San Bernardino, corso Principe Umberto, piazza Palazzo, piazza Santa Margherita (Gesuiti), via delle Aquile, via Marrelli, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, Quattro Cantoni e via San Bernardino, e terminerà davanti alla basilica con il saluto dell’arcivescovo Antonio D’Angelo, offrendo ai partecipanti un’esperienza di riflessione e condivisione.
Per agevolare la partecipazione dei fedeli, l’Assessorato alla Mobilità del Comune dell’Aquila ha disposto la gratuità del parcheggio di Porta Leoni a partire dalle ore 17, dimostrando attenzione e supporto alle esigenze della cittadinanza.
La Processione del Cristo Morto all’Aquila si conferma così un appuntamento imperdibile, capace di unire passato e presente, fede e cultura, in un abbraccio collettivo che rinnova ogni anno il senso profondo della Pasqua.