Caso Cozac: affidata la perizia medico legale per chiarire se si è trattato di un malore

16 Aprile 2025
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Saranno i dottori Roberto Testi e Stefano Treglio di Torino ad eseguire la perizia medico legale che stabilirà se è possibile che Alina Cozac sia morta per cause naturali

CHIETI – L’incarico per la perizia medico legale nel processo per la morte di Alina Cozac è stato formalmente conferito ieri mattina, dalla Corte d’Assise di Chieti. L’esame dovrà chiarire le reali cause del decesso della donna trovata senza vita nella sua abitazione di Spoltore il 22 gennaio 2023. L’unico imputato è attualmente il compagno della vittima, Mirko De Martinis, che secondo la ricostruzione dell’accusa, l’avrebbe strangolata, motivo per cui è accusato di omicidio volontario.

Il compito di effettuare gli accertamenti è stato affidato a un collegio peritale composto da Roberto Testi, direttore di medicina legale della Asl di Torino, che, su sua richiesta sarà coadiuvato dall’anatomopatologo Stefano Taraglio. Le operazioni peritali inizieranno il 5 maggio per concludersi entro 60 giorni. Il termine per la relazione finale è stato fissato dalla Corte d’Assise di Chieti, presieduta dal giudice Guido Campli, giudice a latere Luca De Ninis, al 4 luglio, mentre l’esame dei periti in aula è previsto per il 16 luglio. Il presidente Campli ha informato l’aula che a causa del malfunzionamento degli impianti di raffrescamento e riscaldamento dell’aula “Matteotti” del tribunale di Chieti, l’udienza potrebbe svolgersi nel palazzo di giustizia di Pescara, previa autorizzazione e disponibilità degli spazi.

La perizia, disposta nell’ultima udienza, lo scorso 31 marzo, dovrà accertare se la morte di Alina Cozac sia stata causata da asfissia meccanica di natura volontaria, come sostenuto dalla Procura, o se possa essere compatibile con una causa naturale, come uno scompenso cardiaco provocato da patologie pregresse in grado di indurre una fibrillazione ventricolare irreversibile.

All’udienza di ieri, tenutasi in videoconferenza con il Tribunale di Torino, erano presenti in aula a Chieti la procuratrice aggiunta di Pescara Anna Rita Mantini, che ha già richiesto la condanna all’ergastolo per De Martinis, e l’avvocato Fernando La Rovere, rappresentante delle parti civili. L’imputato è stato assistito dall’avvocata Alessandra Palazzo, in sostituzione del difensore titolare Michele Vaira.

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