“Sanità teramana sempre più in affanno”: la UGL Salute attacca la gestione della ASL

13 Aprile 2025
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Matteucci: «Siamo stanchi di promesse vuote e incarichi fantasma. La situazione è grave e non più sostenibile»

TERAMO – “La sanità teramana continua a navigare in acque sempre più agitate”. A tornare a denunciare i problemi del sistema sanitario provinciale è la UGL Salute, attraverso il segretario regionale Stefano Matteucci, che parla di un sistema in grande difficoltà, dove si spende sempre di più ma si riesce a garantire appena i servizi essenziali, e solo grazie all’impegno e al sacrificio quotidiano del personale sanitario. Nonostante le segnalazioni, secondo il sindacato, si continua a ignorare i segnali di mala gestione.

Nel mirino la Direzione Generale della ASL di Teramo, guidata dal direttore più longevo tra le quattro aziende sanitarie abruzzesi, che – nonostante i rilievi emersi anche dal tavolo ministeriale – resta ferma sulle proprie posizioni, senza interventi concreti di miglioramento. Una situazione che, secondo Matteucci, rischia seriamente di far andare la sanità teramana alla deriva. Tra le principali criticità segnalate dalla UGL Salute c’è quella dei pronto soccorso, in particolare quello di Giulianova, dove la carenza di medici e infermieri rende impossibile gestire l’afflusso costante di pazienti.

Con l’estate alle porte, il sindacato teme che la situazione possa esplodere. Gli annunci di nuove assunzioni nei reparti di emergenza e nel 118, secondo Matteucci, sono rimasti solo promesse. Il personale è sempre lo stesso e si cerca di far fronte alle carenze solo attraverso prestazioni aggiuntive a orario, comunque limitate, o futuri bandi a prestazione che potrebbero comportare una revisione dell’assetto territoriale, ma senza un chiaro coinvolgimento degli operatori.

Emblematico, per la UGL, anche il caso dell’incarico affidato a maggio 2024 a un medico a partita IVA per i trasporti tempo-dipendenti presso l’ospedale di Sant’Omero: ad oggi nessuno avrebbe notizia della sua presenza o della reale utilità del suo incarico, nemmeno la centrale operativa 118. “Nel frattempo però – osserva Matteucci – qualcuno paga”.

Da qui l’appello del sindacato: “Siamo stanchi di promesse vuote e incarichi fantasma. La situazione è grave e non più sostenibile. Il personale è allo stremo e i cittadini meritano risposte concrete. Non possiamo più accettare una gestione cieca davanti ai reali problemi del territorio, che spesso sembra favorire pochi a discapito di molti”. La UGL Salute chiede un immediato cambio di rotta, più trasparenza nelle decisioni, valorizzazione del personale e un confronto reale e costante con chi vive ogni giorno la realtà ospedaliera.

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