L'Abruzzo scommette sull'eccellenza: presentato al Vinitaly il progetto interregionale della filiera del vino biologico - Abruzzo Speciale

L’Abruzzo scommette sull’eccellenza: presentato al Vinitaly il progetto interregionale della filiera del vino biologico

9 Aprile 2025
1 minuto di lettura

Al Vinitaly di Verona, l’Abruzzo ha lanciato un progetto per la filiera del vino biologico di eccellenza. Un’iniziativa interregionale finanziata dal Pnrr con oltre 17 milioni di euro, che punta a sostenibilità, innovazione e promozione internazionale

VERONA – L’agricoltura regionale abruzzese alza la posta con il progetto della “filiera del vino biologico di eccellenza”, presentato ufficialmente ieri pomeriggio nello spazio dedicato all’Abruzzo al Vinitaly di Verona. Si tratta di un’iniziativa interregionale che coinvolge Abruzzo, Molise e Puglia e che beneficia di un finanziamento del Pnrr di oltre 17 milioni di euro. L’obiettivo è posizionare il vino biologico come emblema di sostenibilità e innovazione, in linea con le direttive del Green Deal europeo.

Tra i protagonisti della presentazione, il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente, il presidente nazionale della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Cristiano Fini, e il direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, Elena Sico. Capofila del progetto è la cooperativa Mercato Contadino delle Terreverdi Teramano, supportata dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) e da altre 18 aziende agricole.

Punti di forza del progetto sono l’introduzione di una piattaforma blockchain per garantire la trasparenza e tracciabilità dei prodotti, la realizzazione di una “casa commerciale” online per la vendita, e una logistica integrata per lo stoccaggio e la distribuzione. Fondamentale sarà anche il piano di promozione internazionale che includerà eventi, partecipazione a fiere e attività di comunicazione.

«Il settore agricolo regionale sta crescendo e vincendo bandi di rilevanza nazionale, dimostrando la capacità di competere su scala maggiore – ha commentato con soddisfazione il vicepresidente Emanuele Imprudente –. Questo progetto produrrà un impatto economico significativo, generando ricchezza e occupazione attraverso la valorizzazione della sostenibilità. Le sfide che ci attendono, come la partecipazione a progetti di filiera e l’adesione ai distretti del biologico, rafforzeranno ulteriormente il nostro comparto agricolo.»

Un’iniziativa importante per l’agricoltura biologica, con un impatto stimato di oltre 32 milioni di euro sull’economia del territorio. Grazie a un approccio integrato e all’investimento in tecnologia e innovazione, il progetto è destinato a diventare un modello di eccellenza per tutta la filiera del vino biologico in Italia.

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