La Regione Abruzzo lancia un fondo di rotazione da 15,8 milioni di euro per sostenere le aziende agricole e agroalimentari con prestiti a tasso zero. L’iniziativa mira a favorire la crescita e la competitività del settore
L’AQUILA – La Regione Abruzzo mette a disposizione 15,8 milioni di euro per prestiti a tasso zero destinati alle aziende agricole e agroalimentari, attraverso “Strumenti finanziari in agricoltura”. L’annuncio dell’attivazione del fondo di rotazione è stato dato dal vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente, durante un incontro online dedicato al Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale (CSR) Abruzzo 2023-2027.
L’incontro, curato dalla direttrice del dipartimento regionale Agricoltura, Elena Sico, è servito ad approfondire le opportunità di finanziamento e le modalità di accesso ai bandi del CSR Abruzzo. «La Regione, grazie all’istituzione di un apposito fondo di rotazione, offre un’opportunità concreta per piccole imprese, giovani agricoltori e aziende situate in aree soggette a vincoli», ha dichiarato Imprudente.
Il fondo è rivolto agli agricoltori e alle imprese che operano nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari. I beneficiari potranno accedere ai bandi SRD01 (Competitività), SRD02 (Benessere animale e sostenibilità) e SRD13 (Trasformazione e commercializzazione), nell’ambito degli interventi SRD18 e SRD19. La dotazione finanziaria è suddivisa in 11,1 milioni di euro per l’intervento SRD18 e 4,7 milioni di euro per l’intervento SRD19.
La gestione del fondo è stata affidata alla società in house FIRA – Finanziaria Regionale Abruzzese, che si occuperà dell’istruttoria e della concessione dei prestiti. Gli investimenti finanziati includeranno progetti per migliorare la competitività delle aziende agricole, promuovere il benessere animale e la sostenibilità ambientale, e incentivare la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
«Questa misura rappresenta uno strumento democratico per supportare le aziende che incontrano difficoltà nell’accesso al credito bancario, favorendo così la crescita e la competitività dell’intero settore agricolo e rurale», ha concluso Imprudente.