Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha presentato questa mattina all’Aquila le nuove aliquote dell’addizionale Irpef
L’AQUILA – Rimodulazione delle aliquote Irpef: Marsilio e i suoi, nonostante l’impercettibile strattonata della Lega, hanno deciso. Con una ritoccatina al ribasso sull’aliquota per i redditi fino a 28mila euro, che passa dall’1,73% all’1,63% (-0,1%), Marsilio racconta agli abruzzesi di una scelta di equità e responsabilità: “Un taglio delle tasse per chi ne ha più bisogno: il 72% dei cittadini abruzzesi è tutelato”, c’è scritto nella presentazione della rimodulazione Irpef.

L’Abruzzo si appresta dunque ad abbandonare l’aliquota unica, pari all’1,73%, per passare a tre diverse aliquote per scaglioni di reddito.
Nella simulazione predisposta dal MEF per la Regione Abruzzo viene proposta la proiezione degli aumenti Irpef che andranno a colpire i contribuenti. L’applicazione delle nuove aliquote andrebbe ad incidere per soli 2 euro sui redditi pari a 30mila euro, mentre l’incidenza sarà di 152 euro per i redditi sui 40mila euro, che passeranno dai 692 euro annui agli 844 euro annui. Chi percepisce un reddito pari a 50mila euro, con la nuova aliquota pari al 3,23%, andrà a pagare 1.167 euro di addizionale regionale Irpef, rispetto agli 865 euro pagati con l’aliquota 2024. In questo caso l’aumento è di 302 euro. La simulazione arriva fino ai redditi pari a 100mila euro, che subiranno un aumento dell’addizionale Irpef di 1.102 euro.

Ma c’è anche una vasta platea di cittadini contribuenti che pagherà dai 15 ai 28 euro annui in meno. Si tratta dei percettori di redditi sotto i 28 mila euro che, secondo le proiezioni sulle tendenze demografiche e fiscali realizzate dal MEF, nel 2025 saranno 488.032, pari al 72,23% dei contribuenti abruzzesi.

Le nuove aliquote prevedono:
- 1,63% per redditi fino a 28.000 euro
- 3,23% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro
- 3,33% per redditi superiori a 50.000 euro
Secondo le stime, la riforma genererà un gettito aggiuntivo di circa 44,7 milioni di euro. “In Abruzzo pagherà di più solo chi può permetterselo – ha dichiarato Marsilio –. Abbiamo scelto di alleggerire la pressione fiscale su oltre il 70% degli abruzzesi, sostenendo le fasce più fragili, i lavoratori e il ceto medio”.
Marsilio ha inoltre sottolineato l’importanza di una riforma del Fondo sanitario nazionale, attualmente penalizzante per regioni come l’Abruzzo, caratterizzate da bassa densità abitativa e territorio montuoso. “Un fisco più giusto deve essere una realtà concreta per la nostra Regione”, ha concluso il Presidente.