Univaq ha aderito alla rete per l’educazione digitale Edunext, per entrare nell’alta formazione con altri 34 atenei
L’AQUILA – Per garantire ai suoi studenti una formazione d’avanguardia, capace di rendere i ragazzi dei candidati competitivi nel mondo del lavoro, L’Università degli Studi dell’Aquila ha aderito alla rete per l’educazione digitale Edunext.
Guidata dal Centro Edunova dell’Università di Modena e Reggio Emilia, l’iniziativa, che coinvolge complessivamente 35 atenei e cinque istituti per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam), ha inaugurato oggi la sua offerta nell’ambito delle iniziative CRUI-MUR a Fiera Didacta.
L’obiettivo della sinergia tra i vari enti accademici è quello di rendere più flessibile e inclusiva l’educazione superiore, inserendo nelle programmazioni anche corsi focalizzati sull’apprendimento di competenze specifiche dei diversi ambiti lavorativi.
“L’Università degli Studi dell’Aquila partecipa alla rete Edunext nello sforzo comune di rispondere alle sempre più diffuse istanze di una formazione superiore innovativa, di qualità e inclusiva”, ha commentato la prorettrice dell’Univaq con delega alla didattica dell’Ateneo, Alessandra Continenza, nonché referente scientifica del progetto.
Al fine di implementare l’offerta formativa, dunque, verranno aperti per l’anno accademico 2025/2026 un totale 46 corsi di laurea, di cui sette triennali, 25 magistrali, sette corsi di lingua inglese e sette diplomi accademici della durata di tre anni.
I nuovi corsi alterneranno la didattica in presenza a quella online e si avvarranno di strumenti avanzati di apprendimento e sistemi di valutazione digitale. Il materiale di studio sarà messo a disposizione in italiano, inglese e spagnolo, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale per la traduzione, dove necessario.
Tale modello formativo si basa sul paradigma Educational Clusters, Open Badges, Blended Intensive Program (Ecobi), che combina: moduli di insegnamento affini, detti anche ‘Educational Clusters’; la costruzione, per ogni studente, di un e-portfolio, riconosciuto a livello europeo; e la didattica ‘Blended Intensive’, dove periodi di studio da remoto vengono seguiti da settimane intensive in presenza.
“Edunext rappresenta un cambiamento radicale nel modo di collaborazione tra Atenei al fine di far evolvere la formazione universitaria caratterizzata da elevati livelli qualitativi – ha commentato il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il professor Carlo Adolfo Porro – Il nostro obiettivo è creare un ecosistema di apprendimento inclusivo, innovativo e in grado di preparare gli studenti alle sfide del futuro.”
Mentre il direttore generale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Luca Chiantore, ha aggiunto: “L’innovazione tecnologica è al centro del progetto Edunext. L’integrazione di strumenti avanzati di intelligenza artificiale, ambienti di apprendimento interattivi e soluzioni digitali di ultima generazione ci permette di offrire un’esperienza didattica flessibile e di qualità, in grado di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione”.
Infine il coordinatore scientifico di Edunext, Tommaso Minerva, ha specificato: “Il modello ECOBI, adottato dalla rete Edunext, integra il meglio delle metodologie digitali e tradizionali, offrendo agli studenti un’esperienza di apprendimento unica e riconosciuta a livello internazionale. Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nell’innovazione della didattica universitaria”.