Al vaglio degli investigatori 60 schede telefoniche, cinque telefoni e un computer in uso al giovane di Lanciano
PERUGIA – Si concentrano ora sull’analisi delle 60 schede sim, dei 5 telefoni e del pc le indagini sul suicidio di Andrea Prospero, lo studente trovato morto in una camera in affitto nel centro di Perugia. Decesso per il quale un diciottenne romano è agli arresti domiciliari per istigazione o aiuto a togliersi la vita mentre un giovane residente in Campania è indagato per la cessione del farmaco oppiaceo utilizzato.
Gli inquirenti – la Procura di Perugia che coordina l’attività della Polizia – punta infatti a ricostruire la rete dei contatti di Prospero, sia in relazione al suo suicidio sia ad eventuali altri aspetti. I dati estrapolati sono ora al vaglio del Cosc della polizia postale e della squadra mobile di Perugia coordinate dal procuratore di Perugia e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini.