Legambiente evidenzia il ritardo dell’Italia nella mobilità sostenibile, con Pescara e altre città chiamate a ridurre smog e dipendenza dall’auto privata
PESCARA – La mobilità sostenibile in Italia procede a rilento, e Pescara, insieme ad altre città, si trova al centro della sfida per migliorare la qualità dell’aria e ridurre la dipendenza dall’auto privata. È quanto emerge dal Forum Nazionale Mobilità organizzato da Legambiente, che ha analizzato i dati relativi a 17 città italiane, tra cui il capoluogo abruzzese.
Secondo il rapporto, nessuna delle città esaminate, Pescara inclusa, rispetta i futuri limiti della direttiva europea sulla qualità dell’aria previsti per il 2030. Nei prossimi cinque anni, sarà necessario ridurre le concentrazioni di PM10 e NO2 fino al 40%. Il tasso di motorizzazione rimane elevato, con una media nazionale di 694 auto ogni 1.000 abitanti, ben al di sopra della media europea di 571. A Pescara, come in molte altre città italiane, l’auto privata rappresenta ancora il mezzo di trasporto predominante, contribuendo a livelli di smog preoccupanti.
Nonostante le difficoltà, ci sono segnali positivi. Pescara, insieme ad altre città, ha avviato progetti per rinnovare le flotte di autobus con mezzi elettrici e sta lavorando per migliorare le infrastrutture di trasporto pubblico. Tuttavia, il rapporto evidenzia che il parco di autovetture elettriche rimane minimale, con una media dello 0,55% rispetto al totale nazionale.
A livello nazionale, Legambiente denuncia il dirottamento delle risorse verso altri obiettivi, come il Ponte sullo Stretto, a scapito di investimenti nella mobilità sostenibile. “L’87% delle risorse infrastrutturali è stato destinato al Ponte sullo Stretto fino al 2038, mentre il Fondo Automotive è stato drasticamente ridotto,” ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Chiediamo al governo Meloni un cambio di rotta immediato, con il ripristino del Fondo Automotive, risorse adeguate per il trasporto pubblico locale e un piano di elettrificazione del trasporto pubblico.”
Il Forum ha anche sottolineato il paradosso italiano: nonostante il Paese disponga di una rete di ricarica per veicoli elettrici tra le più sviluppate in Europa, con 64.391 punti installati, la distribuzione rimane sbilanciata, con il 57% concentrato al Nord e solo il 23% al Sud e nelle isole.
Pescara, come le altre città coinvolte nella campagna “Città2030”, dovrà intensificare gli sforzi per promuovere una mobilità più sostenibile e inclusiva, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita dei cittadini.