Confindustria Abruzzo Medio Adriatico rinnova la leadership della Sezione Meccatronica che vale 4,5 miliardi di euro: Massimiliano Iocco presidente e Valentino D’Ambrosio il suo vice
PESCARA – Massimiliano Iocco, fondatore e general manager di Iocco srl, è stato eletto presidente della Sezione Meccatronica di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico per le province di Chieti, Pescara e Teramo. Al suo fianco, per i prossimi quattro anni, il vice presidente Valentino D’Ambrosio (APTAR ITALIA SpA) e nove consiglieri rappresentanti di importanti aziende del settore. La Sezione Meccatronica conta circa 140 imprese, 12.000 dipendenti e un fatturato di 4,5 miliardi di euro, operando in settori come automazione industriale, produzione di macchinari, componentistica e innovazione tecnologica. A livello nazionale, il comparto registra 82.000 aziende, 1,2 milioni di addetti e un fatturato di 366 miliardi di euro (+9,5% dal 2021), con un forte contributo dell’export (+24% dal 2019 al 2023).
Iocco ha sottolineato il valore strategico della meccatronica per l’innovazione e la competitività industriale: «La meccatronica è una disciplina che unisce ingegneria meccanica, elettronica, informatica e automazione, ed è al cuore di un’industria sempre più innovativa e globale. Il nostro obiettivo è sostenere le aziende nella transizione tecnologica, con particolare attenzione alla gestione dei dati e all’intelligenza artificiale. Come Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, il nostro obiettivo è fare la differenza, sostenendo e affiancando le aziende nella transizione».

«Investire nel capitale umano e nelle competenze – ha specificato il vicepresidente D’Ambrosio – significa costruire il futuro del nostro settore. Non basta più parlare di trasformazione digitale, servono strumenti concreti per rendere le aziende più competitive». Il Direttore Generale di Confindustria, Luigi Di Giosaffatte, ha evidenziato la centralità dell’Abruzzo nel settore meccatronico e automotive: «Le imprese abruzzesi mostrano una forte propensione all’innovazione, ponendo la regione come un hub strategico per l’intero comparto industriale italiano».
Secondo recenti studi, l’Industria 4.0 può incrementare la produttività del 30% e ridurre i costi operativi del 25%, ma molte aziende affrontano ancora difficoltà nell’integrazione delle nuove tecnologie. Iocco ha concluso con un appello alla collaborazione: «Dobbiamo creare un ecosistema che coinvolga imprese, istituzioni e centri di ricerca per accelerare l’adozione di soluzioni innovative. Solo così potremo garantire un futuro competitivo per il nostro settore».