L’inchiesta ha avuto origine da controlli a campione condotti dalla Guardia di Finanza
TERAMO – Inizierà a luglio il processo che vedrà coinvolti un frate trentenne e i suoi genitori, rinviati a giudizio con l’accusa di aver percepito indebitamente il reddito e la pensione di cittadinanza. La decisione è stata presa dal Giudice per l’udienza preliminare di Teramo, Marco Procaccini. L’inchiesta ha avuto origine da controlli a campione condotti dalla Guardia di Finanza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il frate avrebbe inoltrato richieste all’Inps di Teramo nel 2020 e nel 2022, dichiarando di risiedere da solo. Questa dichiarazione gli avrebbe consentito di ottenere somme superiori rispetto a quelle effettivamente spettanti. Anche i genitori sono accusati di aver percepito importi maggiori della pensione di cittadinanza tra il 2019 e il 2022.