Latitante romeno arrestato dopo dieci anni: rubava rame dagli impianti fotovoltaici in Abruzzo

12 Marzo 2025
1 minuto di lettura

Al momento dell’arresto il 45enne viaggiava a bordo di un autobus proveniente dalla Spagna e diretto in Romania. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo faceva parte di una banda criminale dedita a furti di rame commessi a fine 2015 nelle quattro province abruzzesi

TRIESTE – Entrava di notte nei siti dove erano installati impianti di pannelli fotovoltaici, per trafugare centinaia di metri di cavi di rame, danneggiando le linee e le componenti elettriche. Per questo motivo un cittadino romeno di 45 anni, latitante dal 2016, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Aurisina (Trieste) durante un controllo nei pressi del confine con la Slovenia.

L’uomo viaggiava su un autobus proveniente dalla Spagna e diretto in Romania quando i militari lo hanno individuato e bloccato. Su di lui pendeva un provvedimento di arresti domiciliari emesso dal Gip dell’Aquila a seguito di un’indagine condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia carabinieri. Tuttavia, la misura non era mai stata eseguita perché il 45enne si era reso irreperibile, facendo scattare un decreto di latitanza.

Le indagini avevano accertato che l’uomo faceva parte di una banda criminale specializzata nei furti di rame, che tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 aveva messo a segno una serie di colpi in impianti fotovoltaici localizzati nelle quattro province abruzzesi. Il rame sottratto veniva poi rivenduto nel mercato illegale.

L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’intensificata attività di controllo sul confine da parte della Compagnia di Aurisina, che negli ultimi mesi ha portato alla cattura di 35 latitanti. Dopo l’arresto, il 45enne è stato trasferito in carcere, ponendo fine alla sua condizione di clandestinità.

Altro da

Non perdere