Pubblicata l’informativa del Sistema nazionale per la protezione ambientale (SNPA). La qualità dell’aria in Abruzzo, in linea con il resto del Paese, si è mantenuta entro i limiti di legge, con un generale miglioramento rispetto agli anni precedenti. Permangono alcune criticità nell’agglomerato Chieti-Pescara
PESCARA – Nel 2024 la qualità dell’aria in Italia fa registrare un lento ma continuo miglioramento anche se permangono le note criticità in alcune aree del Paese. E’ quanto emerge dall’informativa annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), composto da tutte le Agenzie ambientali d’Italia e da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
L’Abruzzo, in linea con le medie nazionali, ha fatto registrare nel 2024 concentrazioni ampiamente nei limiti di legge, con alcune criticità nell’agglomerato Chieti-Pescara. Il limite giornaliero di PM10 è stato superato solo 7 volte nell’area industriale di Atessa e a Montesilvano, 8 volte a Pescara (Teatro D’Annunzio), L’Aquila (Amiternum) e Teramo (Porta Madonna), 5 volte a Chieti (Scuola Antonelli). Valori di gran lunga al di sotto del limite annuo di 35 superamenti oltre i 50 microgrammi per metro cubo di aria.
Dal report si apprende inoltre che il valore limite annuale del Pm 2,5, il cosiddetto particolato ultrafine, è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio regionali, restando ampiamente sotto il tetto massimo di 25 µg/m³ in tutta la regione.
Anche il biossido di azoto (NO2) è rimasto sotto il limite di 40 µg/m³, con concentrazioni più elevate nelle zone a maggiore traffico, in particolare a Teramo Porta Reale. Per l’ozono, invece, nei mesi estivi si sono registrati frequenti superamenti della soglia di 120 µg/m³, ma solo la centralina di Chieti Scalo (Scuola Antonelli) ha oltrepassato il limite dei 25 superamenti annui previsti dalla normativa. Tuttavia, non sono mai state raggiunte le soglie di informazione e allarme per la popolazione, quindi non si è reso necessario adottare misure straordinarie.
Valori in costante miglioramento, dunque, nonostante le condizioni climatiche che nel 2024, a Pescara, abbiano fatto registrare un aumento medio annuo di +2,6°C rispetto al periodo 1961-1990 e di +1,7°C rispetto al 1991-2020, influenzando negativamente le concentrazioni degli inquinanti.