L’aspirina contro il cancro: una scoperta internazionale con il contributo dell’Università D’Annunzio

7 Marzo 2025
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Lo studio pubblicato sulla rivista “Nature” rivela le potenzialità dell’utilizzo del farmaco a basse dosi nel contrasto delle metastasi tumorali

CHIETI – Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature” ha rivelato che l’aspirina a basse dosi, già utilizzata per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, potrebbe anche contrastare la diffusione delle metastasi tumorali attraverso la stimolazione del sistema immunitario.

Alla ricerca, pubblicata lo scorso 5 marzo, ha contribuito la professoressa Paola Patrignani, docente di Farmacologia presso il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e responsabile del laboratorio SPaTT (Farmacologia dei Sistemi e Terapie Traslazionali) presso il CAST. Il lavoro è frutto della collaborazione con il gruppo del professor Rahul Roychoudhuri dell’Università di Cambridge e altri scienziati italiani e internazionali.

Le metastasi, ovvero la diffusione del cancro in altre parti del corpo, sono responsabili del 90% dei decessi per tumore. Lo studio ha identificato un nuovo meccanismo attraverso cui le piastrine, piccole cellule coinvolte nella coagulazione del sangue, contribuiscono alla progressione tumorale.

In particolare, è stato scoperto che il trombossano A2 (TXA2), una molecola prodotta dalle piastrine, inibisce il sistema immunitario, ostacolando la capacità dei linfociti T di attaccare le cellule tumorali. L’aspirina, bloccando la sintesi di TXA2, permette invece al sistema immunitario di riconoscere e distruggere le cellule maligne, riducendo così il rischio di metastasi. La professoressa Paola Patrignani da anni studia il ruolo delle piastrine nella tumorigenesi intestinale. In precedenti ricerche, aveva già evidenziato come il TXA2 potesse contribuire alla formazione del tumore al colon-retto, suggerendo l’uso di aspirina a basse dosi come possibile strategia di prevenzione.

“In questa nuova pubblicazione abbiamo scoperto che il TXA2 attiva un segnale immunosoppressivo nei linfociti attraverso la proteina ARHGEF1”, spiega la professoressa Patrignani. “Bloccando questo meccanismo con l’aspirina, il sistema immunitario viene risvegliato e può combattere più efficacemente la diffusione del cancro”.

Lo studio, condotto finora su modelli animali, apre la strada a nuove ricerche sull’utilizzo dell’aspirina e di altri farmaci anti-piastrinici, come il clopidogrel, nella prevenzione del cancro. Un nuovo progetto di ricerca, finanziato dall’ente britannico Cancer Research UK (CRUK), approfondirà questi meccanismi, con il coinvolgimento della professoressa Patrignani e lo svolgimento di alcuni esperimenti presso i laboratori CAST dell’Università di Chieti-Pescara.

“Ringrazio l’AIRC e CRUK per il supporto a questa ricerca fondamentale”, conclude la professoressa Patrignani, sottolineando l’importanza della collaborazione internazionale nella lotta contro il cancro.

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