Reddito di libertà: un contributo mensile di 500 euro alle donne vittime di violenza

6 Marzo 2025
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Foto di repertorio

Il Fondo per il reddito di libertà prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Le domande per accedere al contributo devono essere presentate all’INPS tramite gli operatori del Comune di residenza

L’AQUILA – Il “Reddito di libertà” è finalmente realtà. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo ha dato il via libera all’erogazione di questo importante contributo economico destinato alle donne vittime di violenza.

“Si tratta di un ulteriore passo in avanti sulla strada dei diritti delle donne”, ha dichiarato l’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Roberto Santangelo, sottolineando l’importanza di questa misura per sottrarre le donne dalla violenza economica.

Il “Reddito di libertà” consiste in un contributo mensile di 500 euro, erogato per un massimo di 12 mesi, destinato alle donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà e sono seguite dai centri antiviolenza o dai servizi sociali.

“Quando una donna decide di uscire da una situazione di violenza, merita di essere supportata nel suo percorso di emancipazione”, ha aggiunto Santangelo, ricordando l’impegno della Ministra Eugenia Roccella, principale sostenitrice di questa misura.

Il Fondo per il reddito di libertà prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, a cui si aggiunge un ulteriore milione, strutturale, stanziato dall’ultima legge di bilancio.

Le domande per accedere al contributo devono essere presentate all’INPS tramite gli operatori comunali del Comune di residenza. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la circolare applicativa della misura sul sito dell’INPS.

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