Occupazione femminile in crescita: +2,3% nel 2024, boom di over 55 e ruoli qualificati

6 Marzo 2025
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I dati Istat evidenziano un aumento significativo dell’occupazione femminile, con una particolare crescita tra le over 55 e nei ruoli di quadro, dirigente e imprenditrice

ROMA – Segnali positivi dal mondo del lavoro femminile: nel 2024, il tasso di crescita delle lavoratrici ha superato quello degli uomini, segnando un +2,3% contro il +1,4%. Un dato incoraggiante, emerso da un’analisi della Fondazione studi dei consulenti del lavoro su dati Istat, a pochi giorni dalla Festa della Donna.

A trainare la crescita dell’occupazione femminile sono state soprattutto le donne tra i 55 e i 64 anni, ma si registrano dinamiche positive anche tra le giovani. Complessivamente, si è registrato un incremento netto di 227.000 unità su 413.000 nuovi occupati, con le donne che hanno determinato il 55% del saldo occupazionale dell’anno.

Non solo più posti di lavoro, ma anche un miglioramento della condizione professionale: tra il 2019 e il 2024, è aumentato il numero di quadri, dirigenti e imprenditrici (+31%), così come le occupate nelle professioni intellettuali (+6,5%) e tecniche (+6,8%). Su 385.000 nuove occupate, ben 284.000 svolgono mansioni ad elevata qualificazione.

A livello territoriale, il Sud ha registrato i livelli di crescita più elevati: tra il 2019 e il 2024, l’incremento occupazionale femminile è stato del 6,4%, il doppio del Centro (3,1%) e del Nord (3,2%).

Nonostante i segnali positivi, persistono criticità come il part-time involontario, il divario retributivo di genere e le difficoltà di conciliazione tra vita professionale e personale. Come sottolinea Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, è “essenziale rafforzare le politiche di sostegno all’occupazione femminile, promuovere l’accesso delle donne alle professioni più qualificate e ridurre le disparità territoriali”.

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