Fagnilli: “Termina un incubo durato otto anni. È stata dura e lunga, ma siamo riusciti finalmente a scrollarci di dosso accuse ingiuste e ingiustificate”. Soddisfazione per l’esito della vicenda giudiziaria è stata espressa dal vice capogruppo della Lega alla Camera, Alberto Bagnai
L’AQUILA – Il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, e il suo vice, Adolfo Di Sciullo, sono stati assolti dalla Corte d’Appello dell’Aquila “perché il fatto non sussiste”.
Quattro anni fa, i due erano stati condannati in primo grado per concussione consumata e tentata, in relazione alla ristrutturazione della casa anziani “Villa Arzilla”. All’epoca, la sentenza era stata emessa dal giudice di Lanciano Aniello Nappi.
La sentenza di primo grado è stata dunque completamente riformata dalla Corte d’Appello dell’Aquila, presieduta da Aldo Manfredi e composta dal giudice relatore Domenico Canosa e dal giudice Armando De Aloysio.
A difendere Fagnilli in secondo grado sono stati i legali Giulia Bongiorno e Diana Peschi, mentre Di Sciullo è stato difeso dall’avvocato Augusto La Morgia. Entrambi gli imputati si sono sempre dichiarati innocenti. Presenti in giudizio anche le parti civili, ovvero Stefano Pecorella e l’Associazione il Popolo della Valle del Sole.
“Termina un incubo durato otto anni – ha dichiarato Fagnilli – È stata dura e lunga, ma siamo riusciti finalmente a scrollarci di dosso accuse ingiuste e ingiustificate”.
Un commento a margine della sentenza è stato rilasciato anche dal vice capogruppo della Lega alla Camera, Alberto Bagnai.
“Mi associo al sollievo e alla gioia del sindaco Palmerino Fagnilli – ha fatto sapere Bagnai in una nota – che oggi ha visto riconosciute le proprie ragioni in una vicenda giudiziaria delicata e dolorosa, e gli faccio i miei migliori auguri per il proseguimento con rinnovato slancio del suo mandato alla guida del Comune di Pizzoferrato”.