Tua Abruzzo, Sit-in lavoratori sotto la sede della Regione, “Dipendenti subiscono pressioni per aumentare produttività”

26 Febbraio 2025
1 minuto di lettura

I sindacati chiedono un confronto con l’azienda e la Regione, sollecitando risposte anche sui subappalti e sulla mancata applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale. Preoccupano inoltre la sicurezza dei mezzi e le condizioni lavorative, con molti autisti che stanno abbandonando l’azienda e numerosi candidati che rinunciano all’assunzione

PESCARA – Cresce la tensione tra i lavoratori di Tua – l’azienda per il trasporto unico abruzzese – i vertici aziendali e la Regione Abruzzo, suo socio unico. Questa mattina, sotto la sede della Regione a Pescara, i dipendenti aderenti ai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Faisa Cisal hanno organizzato un sit-in di protesta. La mobilitazione, che segue la recente proclamazione dello stato di agitazione, è finalizzata a denunciare una gestione ritenuta distante dalle reali esigenze dei lavoratori, costretti a turni massacranti e retribuzioni inadeguate. «Chiediamo alla Regione – ha affermato Andrea Mascitti della Fit Cisl – di intervenire su una azienda affidata in house che oggi ha una gestione del trasporto pescaracentrica, saccente, perché impermeabile alle istanze ad ogni livello e autoritaria quando si contestano atti unilaterali. Basta immaginare che il contratto nazionale riconosce e valorizza la conciliazione vita-lavoro e qui invece si applicano turni di lavoro che rendono la vita dei lavoratori invivibile. Prima si facevano lo stesso monte chilometri con 300 autisti in più».

«Non è nostra intenzione fare marcia indietro anche perché per esempio sulla questione dei subaffidamenti erano presenti su altre vertenze – ha spiegato Vincenzo Marcotullio della Uil Trasporti –. Quindi auspichiamo che l’azienda ci convochi. C’è poi anche un problema a livello nazionale visto che a dicembre è stata firmata una bozza d’accordo per il Ccnl che doveva partire dal 1 marzo, ma c’è stato un rinvio perché la politica non ha trovato le necessarie coperture e quindi oggi siamo qui a chiedere comunque risposte nello specifico a Regione e Tua».

Il segretario della Filt Cgil Aurelio Di Eugenio ha denunciato le difficili condizioni di lavoro, affermando che i dipendenti subiscono pressioni per aumentare la produttività, nonostante il servizio sia scadente e gli stipendi si riducano progressivamente. Sottolinea inoltre che diversi lavoratori stanno lasciando l’azienda e che molte persone, pur essendo idonee in graduatoria, rinunciano all’assunzione. Questo, secondo lui, è un chiaro segnale della gravità della situazione lavorativa. Sulla questione sicurezza dei mezzi e sui media ha parlato Luciano Lizzi della Faisa Cisal e segnala che sono stati acquistati nuovi autobus elettrici da utilizzare su una specifica tratta, ma questi sarebbero dello stesso modello di quello coinvolto nel tragico incidente di Mestre. Inoltre, evidenzia che i nuovi mezzi, sebbene dovrebbero essere dotati di paratie protettive per gli autisti contro eventuali aggressioni, vengono consegnati senza tali dispositivi di sicurezza. Durante la mattinata, una delegazione di lavoratori e sindacalisti è riuscita ad incontrare il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri per un confronto.

Altro da

Non perdere