Pescara, stop all’ampliamento della Città della Musica: fondi dirottati sul Teatro d’Annunzio

26 Febbraio 2025
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Il Sindaco di Pescara Carlo Masci
Il Sindaco di Pescara Carlo Masci


L’amministrazione comunale rinuncia all’intervento per problemi di sicurezza e chiede alla Regione di destinare il finanziamento al restauro del teatro

PESCARA- La città dice addio all’ampliamento della cosiddetta Città della Musica, lo stabile che si trova lungo l’asse attrezzato, nelle vicinanze dell’ex cementificio. E’ quello che dichiara il Sindaco Carlo Masci, sulla questione sollevata nei giorni scorsi anche dalle opposizioni. L’amministrazione comunale ha deciso di abbandonare il progetto ritenendolo inattuabile e di proporre alla Regione Abruzzo di spostare i fondi del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), pari a un milione di euro, sul risanamento del Teatro d’Annunzio. Con l’aggiunta di 1,18 milioni già assegnati dal Ministero della Cultura, l’intervento potrà contare su un totale di 2,28 milioni di euro, consentendo il pieno recupero della struttura teatrale.

La decisione è stata presa in considerazione dei vincoli e delle criticità che insistono sulla Città della Musica. Il sito, situato tra il fiume e l’Asse Attrezzato, accanto all’ex cementificio, è stato incluso nel 2020 nella nuova Carta di pericolosità idraulica. L’area, precedentemente non vincolata, è stata classificata come zona a pericolosità idraulica molto elevata (P4) ed elevata (P3), rendendo impossibile qualsiasi intervento strutturale significativo.

Il Sindaco ha motivato la propria scelta con la necessità di garantire la sicurezza idraulica della zona, ritenendo inutile investire risorse pubbliche su un’opera problematica e difficilmente fruibile. “Abbiamo preferito non spendere fondi per un intervento che potrebbe risultare altamente problematico, perché da realizzare in una zona a rischio”, si legge nella nota del Sindaco. “Chiediamo quindi alla Regione di dirottare il milione di euro assegnato a questo progetto verso il risanamento del Teatro d’Annunzio, che con le risorse già stanziate dal Ministero della Cultura potrà essere riportato alla piena efficienza”.

La Città della Musica, un edificio che nasce come ex inceneritore, è da sempre considerato di difficile utilizzo per la sua conformazione e posizione. Negli anni, le varie amministrazioni non sono riuscite a trovare una soluzione concreta per il suo impiego. L’ultimo progetto prevedeva la realizzazione di laboratori e aule didattiche, ma l’inserimento dell’area tra quelle a rischio idraulico ha reso di fatto impossibile ogni sviluppo.

Non sono mancate critiche da parte dell’opposizione, che ha contestato la scelta di rinunciare al progetto. Tuttavia, l’amministrazione respinge le accuse, ricordando che la stessa minoranza, in passato, aveva contestato la chiusura del canile abusivo situato nella stessa area. “All’epoca ci attaccarono dicendo che volevamo smantellare il canile per fare spazio all’ampliamento della Città della Musica. Oggi, invece, ci contestano perché non lo realizziamo. La realtà è che i vincoli esistono e non possiamo ignorarli”, sottolinea il Comune.

Oltre a chiedere il dirottamento dei fondi regionali sul Teatro d’Annunzio, l’amministrazione intende lanciare un avviso pubblico per valutare se vi siano soggetti interessati a utilizzare la struttura della Città della Musica.

Con questa scelta, Pescara si prepara dunque a rinunciare definitivamente a un progetto mai davvero decollato, concentrando le risorse su un’opera di sicura realizzazione e di grande valore per la comunità cittadina.

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