Cittadini, amministrazione comunale e sindacati si mobilitano per garantire la continuità dei reparti e dei servizi dell’ospedale SS. Annunziata, preoccupati per l’avvio di un cantiere con coperture finanziarie parziali
CHIETI- Un presidio pacifico per garantire la continuità dei reparti, dei servizi e delle attività universitarie dell’ospedale SS. Annunziata. È questa l’iniziativa annunciata per giovedì 27 febbraio dalle ore 10.30 davanti agli uffici amministrativi della ASL di Chieti, dove cittadini, amministratori e sindacati si riuniranno per accompagnare la riunione tra la dirigenza uscente e il collegio di direzione dell’azienda sanitaria.
All’appello hanno aderito il sindaco, la Giunta e le forze di maggioranza, insieme ai sindacati CGIL, CISL, UIL, USB e FSI, ARCI Chieti, il Comitato civico di Salute pubblica, il Comitato Salviamo la Costituzione e le associazioni Chieti Bene Comune e Chieti Nuova 3 Febbraio.
“Nessun braccio di ferro, ma una presenza legittima per chiedere chiarezza e rassicurazioni” – dichiarano i promotori dell’iniziativa – “soprattutto per evitare che i lavori annunciati possano interrompere servizi essenziali, mettere a rischio la continuità assistenziale e creare problemi alla Scuola di Medicina dell’Università d’Annunzio.”
Il timore riguarda in particolare il cantiere che la dirigenza uscente, guidata dal manager Thomas Schael, ha deciso di avviare proprio alla vigilia della scadenza del suo mandato. Secondo le informazioni disponibili, il progetto disporrebbe solo di coperture finanziarie parziali, una situazione che ha messo in allarme non solo l’Amministrazione comunale – che non è stata coinvolta nella pianificazione – ma anche i sindacati, le rappresentanze interne alla ASL e all’ospedale, e l’Università D’Annunzio.