La delocalizzazione del carcere, chiesta al governo centrale dal sindaco già nel 2021, ora potrebbe coinvolgere anche Montesilvano e Spoltore
PESCARA – Il carcere di Pescara torna al centro del dibattito istituzionale dopo gli ultimi, drammatici episodi che ne hanno evidenziato le criticità. Il suicidio di un giovane detenuto e una violenta rivolta tra le mura della casa circondariale hanno spinto il sindaco a rinnovare con forza un appello già lanciato in passato: «un intervento del Governo è ormai improcrastinabile». Il primo cittadino ha ribadito la necessità di delocalizzare il carcere, una richiesta che aveva già avanzato nel gennaio 2021. La struttura attuale rappresenta «un evidente detrattore ambientale» per una città in continua evoluzione, anche alla luce del progetto di fusione con Montesilvano e Spoltore. «Questo processo di rinnovamento ci impone di avere uno sguardo sempre più globale, affrontando nodi rimasti troppo a lungo insoluti», ha dichiarato.
Le problematiche della casa circondariale sono numerose: dalle condizioni strutturali alla carenza cronica di personale, che mette a rischio la sicurezza e la funzione rieducativa dell’istituto. «Il disagio che vivono quotidianamente i reclusi e il personale della polizia penitenziaria è inconcepibile – ha sottolineato il sindaco –, gli allarmi lanciati dai rappresentanti dei lavoratori sono stati ripetuti fino allo sfinimento, senza mai essere affrontati alla radice».
La soluzione proposta dal sindaco è la costruzione di un nuovo carcere in un’area meno antropizzata del territorio provinciale, un progetto che permetterebbe di migliorare i servizi penitenziari e garantire condizioni di detenzione più dignitose. «Non c’è più tempo da perdere, bisogna muoversi all’unisono, dal Governo fino al livello locale, per individuare e attuare una soluzione concreta», ha affermato. Il primo cittadino ha poi evidenziato come la collaborazione istituzionale tra Comune, Regione e Governo abbia già portato a risultati positivi per altre emergenze del territorio, e ha espresso fiducia che lo stesso possa avvenire per la questione del carcere pescarese, portando ad una svolta definitiva.