Contaminazioni radioattive: 1,65 milioni al GSSI dell’Aquila per la ricerca

21 Febbraio 2025
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Al GSSI 1,65 milioni di euro per studiare le contaminazioni radioattive, con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso

L’AQUILA – Il nuovo progetto di GSSI e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare volto alla misurazione delle contaminazioni radioattive contenute nei materiali utilizzati per costruire gli esperimenti di fisica degli eventi rari si è aggiudicato finanziamenti per 1,65 milioni di euro.

L’iniziativa di ricerca, denominata Silicon Underground Radiopure Finder of Alpha Contamination Excesses (Surface), è guidata da Giovanni Benato, ricercatore di Fisica al GSSI, e si avvarrà delle eccezionali competenze nella fabbricazione di rivelatori a bassissimo rumore di fondo e nelle tecniche avanzate di pulizia dei materiali di cui dispongono il Gssi e i Laboratori.

La tecnologia di Surface sarà impiegata nei tunnel dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, negli esperimenti di nuova generazione ideati per rivelare la materia oscura o eventi rarissimi mai osservati prima, come il doppio decadimento beta senza neutrini.

I fondi arrivano invece dal Fondo Italiano per la Scienza (Fis), che sul modello del programma europeo per la ricerca di base (Erc), è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e premia progetti caratterizzati da alto contenuto scientifico, originalità e innovatività, presentati da ricercatori emergenti o già esperti.

Nel caso specifico, Benato ha vinto un “Consolidator Grant”, destinato a ricercatori con un’anzianità scientifica e un curriculum promettente.
    

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