All’Aeroporto un cittadino tunisino arrestato e due cittadini albanesi respinti per mancanza di requisiti d’ingresso
PESCARA – Nel pomeriggio di ieri, giovedì 13 febbraio, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione di sicurezza presso l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, culminata nell’arresto di un cittadino tunisino destinatario di un ordine di esecuzione della pena detentiva. Intorno alle ore 15:00, durante un normale controllo di routine nell’area aeroportuale, gli agenti della polizia giudiziaria della Polizia di Frontiera di Pescara, sotto la direzione del Vice Questore Dino Petitti, hanno fermato un uomo di 34 anni. Dopo le procedure di identificazione, è emerso che su di lui gravava un ordine di carcerazione per cumulo di pene detentive, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli nel 2016.
Il provvedimento prevede una pena residua di 5 anni, 2 mesi e 5 giorni di reclusione, oltre a una multa di 38.000 euro e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Dopo la notifica dell’ordine di carcerazione, il soggetto è stato subito trasferito presso il Gabinetto di Polizia Scientifica per le procedure foto-dattiloscopiche necessarie all’accertamento della sua identità, poiché al momento del fermo era privo di documenti. Concluse le operazioni, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Pescara.
Nella stessa giornata, la Polizia di Frontiera ha bloccato due cittadini albanesi che tentavano di entrare nel territorio italiano senza i requisiti previsti dall’Accordo di Schengen. I due uomini, dichiaratisi turisti, sono stati fermati durante i controlli documentali all’arrivo del volo W45085 delle 13:10, proveniente da Tirana. A seguito di specifiche domande da parte degli agenti, non sono stati in grado di fornire una documentazione adeguata a giustificare il loro soggiorno in Italia. Pertanto, è stato disposto il loro immediato respingimento e il reimbarco sul primo volo disponibile per l’Albania, il W45086 delle 13:45.
