Terme di Caramanico, Marsilio: “Al lavoro per la migliore soluzione, ma assegnazione al Comune è la meno percorribile”

13 Febbraio 2025
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Il presidente Marsilio risponde al sindaco di Caramanico Terme, Franco Parone, sulla questione delle terme e della sorgente “Santa Croce Pisciarello”. Confermati i finanziamenti regionali per il rilancio del settore termale, ma l’assegnazione diretta al Comune non è al momento possibile. Si cerca un privato interessato ad investire

L’AQUILA – Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha risposto alla lettera del sindaco di Caramanico Terme, Franco Parone, che chiedeva l’assegnazione della sorgente “Santa Croce Pisciarello” al Comune, in caso di rinuncia da parte della società attualmente in lizza per la concessione.

Marsilio ha spiegato che, sebbene la richiesta del sindaco sia “apparentemente la più agevole”, essa risulta “la meno percorribile” a causa di “norme e regolamenti che regolano le procedure di assegnazione”. Il presidente ha ricordato come negli ultimi mesi sia stato al centro di una “intensa campagna propagandistica” da parte di alcuni consiglieri regionali di opposizione, che chiedevano di mettere all’asta la concessione delle acque termali insieme allo stabilimento. Tuttavia, anche questa strada si è rivelata impraticabile a causa di “ostacoli normativi”.

Marsilio ha poi ribadito l’impegno della Regione nel rilanciare il settore termale, citando gli interventi a favore delle terme di Popoli e di Rivisondoli. Ha inoltre confermato il finanziamento di 9,5 milioni di euro inserito nella programmazione FSC 21-27 per la realizzazione del complesso delle piscine termali a Caramanico, definendolo “un finanziamento record per il settore”.

Il presidente ha anche ricordato che lo scorso luglio è stato concesso al Comune l’utilizzo delle acque termali per finalità non sanitarie o ludico-ricreative, da mettere a disposizione degli operatori turistici, e ha auspicato un ritorno del prezzo a base d’asta a livelli più appetibili, “tali da stimolare realmente il mercato e individuare un soggetto privato che possa davvero investire nel rilancio del parco termale”.

Tuttavia, Marsilio si è detto disponibile a “ridiscutere della concessione delle acque del Comune nella loro totalità e a fini prevalentemente sanitari” nel caso in cui non si dovesse profilare “in un orizzonte di breve termine una congrua soluzione di mercato”.

La vicenda delle terme di Caramanico Terme sembra dunque ancora lontana da una soluzione definitiva, ma la Regione Abruzzo continua a cercare una strada che possa garantire il rilancio di questo importante settore per l’economia locale.

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