L’assessora all’Istruzione di Chieti risponde alle critiche ricevute sulla gestione degli asili nido durante il Consiglio comunale
CHIETI – L’assessora all’Istruzione di Chieti, Teresa Giammarino, non ci sta e replica duramente alle critiche mosse sulla gestione degli asili nido comunali. Al centro della polemica, la presunta perdita di fondi destinati ai servizi per l’infanzia e la chiusura di alcune strutture negli anni scorsi, così come denunciato dalla consigliera di Azione Politica Serena Pompilio.
“Sugli asili nido rimando al mittente le accuse proferite a vanvera da chi mi ha preceduto come assessore di un’Amministrazione che non solo nel 2018 ha chiuso, da un giorno all’altro, ben tre nidi, ma ne ha lasciati altri due all’abbandono e non ha messo in cantiere nulla, né progetti, né fondi, per recuperare altri spazi da dare alle famiglie, costrette a portare i figli in altre città”, ha esordito l’assessora.
La situazione ereditata nel 2020 era critica, spiega Giammarino: una città capoluogo con circa 50 mila abitanti e un solo nido operativo, con liste d’attesa lunghissime e nessuna strategia per ampliare l’offerta. Sul tema dei fondi, l’assessora ha chiarito che non sono andati persi, ma che il dissesto finanziario del Comune ne ha bloccato l’utilizzo. Solo grazie alle recenti delibere approvate in Consiglio, ora sarà possibile impiegarli.
Rivendicando il lavoro svolto, Giammarino ha ricordato i risultati ottenuti: la difesa del nido “Il Riccio e la Volpe” per garantirne la continuità, l’apertura del nido “Bambi”, rimasto incompleto per anni, e l’avvio dei lavori per una nuova struttura al Villaggio Mediterraneo con fondi del PNRR. Inoltre, si sta lavorando per rendere fruibile il nido di Piazza Carafa entro il prossimo anno scolastico.
“Fa meraviglia che chi ha governato non sappia queste cose e preferisca insinuare che i fondi siano “spariti” o, peggio, che ce li siamo fatti “soffiare”, assurdità risuonate anche ieri in aula e su cui ci riserveremo di agire, per la serietà del ruolo che ci troviamo a rivestire per la comunità. Ci meravigliano pure le rivendicazioni di chi li reclama quei fondi, urlando come non si dovrebbe in un’aula comunale, ma poi vota contro il bilancio che invece ne renderà possibile l’utilizzo. Lo ammetto, non ho retto a tutto questo e sono uscita dall’aula perché la città merita la verità che è quella contenuta negli atti e nelle strutture che sono sotto gli occhi di tutti”, ha concluso.