Il Partito Democratico abruzzese denuncia una grave crisi economica nella regione, con oltre 23.000 imprese chiuse. L’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, risponde sottolineando la tenuta dell’economia regionale e i risultati positivi sul fronte delle esportazioni e dell’occupazione
L’AQUILA – È scontro tra i vertici regionali del PD e l’assessore alle attività produttive Tiziana Magnacca. Se da una parte il Partito Democratico abruzzese denuncia una grave crisi economica nella regione, con oltre 23.000 imprese chiuse, l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, replica evidenziando i risultati positivi ottenuti dalla Regione sul fronte delle esportazioni e dell’occupazione. “Una lettura superficiale e non adeguata rispetto ai dati di Movimprese del responsabile economico e del segretario regionale del PD Abruzzo che non smettono di voler dimostrare la loro esistenza in vita,” ha dichiarato Magnacca. “Per i registri camerali nel 2024 hanno chiuso i battenti 23.268 imprese in Abruzzo, ma è altrettanto vero che ne sono state aperte 22.886, con un saldo negativo di 382 unità, pari allo 0,09%”.
Nei giorni scorsi il segretario regionale PD, Daniele Marinelli, e il responsabile economico del Partito Democratico, Gianni Cordisco, avevano infatti lanciato l’allarme: “L’Abruzzo sta affrontando una crisi economica profonda, con un numero allarmante di imprese che chiudono i battenti. Questa realtà, spesso taciuta dietro le narrazioni trionfalistiche della Regione e dell’assessore dedicato più agli spot che all’agire concreto, dipinge un quadro ben diverso e preoccupante”.
Ma l’assessore non condivide l’interpretazione dei dati elaborata dal PD e rilancia sottolineando come la Regione sia impegnata nel sostenere l’economia regionale, che godrebbe, tutto sommato di un buono stato di salute. “I dati diffusi da Istat sul mercato del lavoro nel terzo trimestre 2024 registrano un aumento degli occupati pari a 22.000 unità, corrispondente a una crescita del 4,5%. Sono la migliore dimostrazione del lavoro svolto dalla giunta regionale del presidente Marco Marsilio.”
Inoltre, sostiene ancora Magnacca, secondo il Centro studi di Confcommercio, il PIL dell’Abruzzo è cresciuto dell’1,7%, un valore significativo che dimostra la capacità della regione di competere e sostenere le proprie imprese, nonostante le difficoltà legate al settore dell’automotive.
“Nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027 è prevista una dotazione finanziaria di base di 50 milioni fino ad arrivare ad 80 milioni dedicata alla ricerca della grande impresa – sottolinea l’assessore alle Attività produttive – senza dimenticare la piccola e media impresa e in collaborazione con le Università e i Centri di ricerca la specializzazione delle maestranze a tutti i livelli, in quanto elemento imprescindibile per essere più competitivi nel mercato del lavoro per generare la crescita economica”.
Marinelli e Cordisco, invece, puntano il dito contro le politiche regionali, accusando la giunta di “mancanza di visione” e di “sperpero di risorse verso settori propagandistici”. Secondo i due rappresentanti dem, le cause della crisi economica sono molteplici, ma una spicca su tutte: “l’incapacità della Regione di gestire in modo efficace i fondi strutturali e quelli destinati alla formazione.”