L’autopsia eseguita oggi sul corpo di Rudy Cavazza non ha stabilito le cause del decesso, ma ha confermato l’assenza di segni di violenza
PESCARA – L’autopsia eseguita sul corpo di Rudy Cavazza, il giostraio romano di 54 anni il cui corpo è stato trovato venerdì pomeriggio sul greto di un canale, tra la vegetazione, in un’area di Spoltore, al confine con Pescara, non chiarisce le cause della morte. L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, ha confermato in primis l’assenza di segni di violenza, però sono stati prelevati dei campioni per i successivi esami di laboratorio, da cui potrebbero emergere elementi utili a ricostruire l’accaduto. Il ritrovamento è avvenuto a poche decine di metri dal campo roulotte dove alloggiano alcuni giostrai e dove due mesi fa si erano perse le tracce di Cavazza, che era arrivato in zona per salutare alcuni parenti. Il corpo, dopo due mesi di ricerche, è stato trovato venerdì, sabato il riconoscimento da parte dei familiari attraverso gli abiti e un tatuaggio.