Roseto. Cimitero abbandonato, Felicioni: «Il Comune pensa alla digitalizzazione»

7 Febbraio 2025
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«Più che cimitero monumentale, qui è la mancanza di dignità a essere certificata», così il commissario cittadino della Lega

ROSETO DEGLI ABRUZZI – Una situazione di degrado e incuria, esumazioni effettuate senza avvisare i familiari, rifiuti cimiteriali smaltiti nei cassonetti dell’indifferenziata e mancata manutenzione delle strutture: è questo il quadro desolante che emerge dalla denuncia del commissario cittadino della Lega Roseto, Luigi Felicioni, che accusa l’amministrazione comunale di disinteresse e inefficienza nella gestione dei cimiteri cittadini.

Secondo Felicioni, negli ultimi due anni si sarebbero verificati interventi di esumazione ed estumulazione senza preavviso ai parenti, oltre a rifiuti interni lasciati per settimane all’aria aperta o smaltiti nei cassonetti ordinari. Inoltre, sarebbero presenti lapidi rotte, rifiuti edili abbandonati e gravi carenze nelle manutenzioni, in particolare su tetti e grondaie dei loculi. Tra le criticità segnalate, figurano anche le lunghe attese per l’accensione delle lampade votive, bagni pubblici fatiscenti, accumuli di guano in diverse aree del cimitero e inumazioni tardive con bare parcheggiate a lungo in obitorio.

La gestione degli spazi interni viene definita caotica e priva di sicurezza, con un traffico di mezzi edili rumoroso e non regolamentato, oltre all’apertura continuata dei cimiteri senza chiusura notturna e alla mancata bonifica delle discariche abusive nelle aree adiacenti. Felicioni critica duramente la giunta guidata dal sindaco Mario Nugnes e il vicesindaco e assessore Marcone, accusandoli di investire su progetti digitali invece di risolvere i problemi concreti. “Invece di provvedere immediatamente a sistemare le aree cimiteriali e ridare loro il giusto ordine e decoro, digitalizzano e catalogano 15mila tombe sul web con qualche App”, afferma, definendo la scelta dell’amministrazione “assurda e scollegata dalla realtà”.

Un’altra nota dolente riguarda l’assenza di spazi adeguati per la commemorazione dei defunti. “Un cimitero definito ‘monumentale’ ma privo di un piccolo famedio e di una cappella religiosa degna di questo nome è un paradosso. Qui, più che la monumentalità, è la mancanza di dignità a essere certificata”, conclude Felicioni, chiedendo un cambio di rotta e interventi immediati per restituire decoro ai cimiteri di Roseto.

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