La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso relativo all’inchiesta della procura di Chieti su presunti illeciti nei lavori di ampliamento del cimitero
FRANCAVILLA AL MARE – La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai titolari della De Francesco Costruzioni, Franco Antonio e Alessandro De Francesco, dalla titolare della società Arta, Lesya Tsiluyko, e dagli altri indagati nell’inchiesta della procura di Chieti sui presunti illeciti nei lavori di ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare.
Con questa decisione decadono le misure cautelari precedentemente disposte, che non erano mai state eseguite, e viene annullato l’obbligo di firma senza necessità di un ulteriore giudizio. In precedenza, il gip di Chieti aveva già respinto la richiesta della procura, mentre il tribunale del riesame dell’Aquila, pur escludendo provvedimenti più restrittivi, aveva confermato l’obbligo di firma, ora revocato dalla Cassazione. Grazie a questa pronuncia, i titolari della De Francesco Costruzioni possono ora proseguire con i propri impegni imprenditoriali, tra cui la realizzazione del tunnel di Termoli.