Chieti ottiene il riconoscimento di “Città che legge” e avvia un percorso di crescita culturale

6 Febbraio 2025
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La città vanta già numerose iniziative, come la Maratona di Lettura, la biblioteca Bonincontro e il Teatro Marrucino, che hanno dato un grande impulso alla diffusione della lettura

CHIETI – A quattro mesi dalla sottoscrizione del Patto comunale per la lettura, Chieti riceve ufficialmente il riconoscimento di “Città che legge”, un importante titolo conferito dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), organismo autonomo del Ministero della Cultura. Il riconoscimento rappresenta un punto di partenza per la città, che si prepara a sviluppare una serie di progetti e iniziative mirate a promuovere la lettura come valore fondamentale della propria comunità. L’ingresso di Chieti in questa rete consente al Comune di partecipare a bandi e iniziative che contribuiranno a consolidare la propria offerta culturale.

La consigliera delegata ai rapporti con le associazioni, Barbara Di Roberto, si è mostrata entusiasta di questo risultato: “Sono felice per la nostra città, perché Chieti merita la qualifica”. La città vanta numerose iniziative già in essere, come la Maratona di Lettura, la biblioteca Bonincontro e il Teatro Marrucino, che hanno dato un grande impulso alla diffusione della lettura.

“L’ottenimento di questa speciale qualifica ci sprona ad aggiungere la lettura come importante tassello della nostra identità culturale. Siamo lieti di aver siglato il patto non solo insieme a una numerosa compagine di associazioni che da sempre fa cultura in città, ma a istituzioni importanti, come l’Università d’Annunzio, il Teatro Marrucino, la nostra biblioteca Bonincontro, nonché le scuole, il Liceo G.B. Vico in primis oltre alla presenza di realtà extracomunali, cosa insolita nei Patti di altri Comuni italiani, ma che è il nostro segnale di apertura ed inclusività alla costruzione di una rete tra Amministrazione e intero territorio anche provinciale”, così il sindaco Diego Ferrara con il Presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare.

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