Allarme truffe telefoniche nel Chietino: falsi operatori bancari e finti agenti di Polizia

31 Gennaio 2025
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La Questura di Chieti ha segnalato un aumento di truffe telefoniche ai danni di cittadini: si invita a prestare la massima attenzione

CHIETI – Negli ultimi giorni, la Polizia di Stato di Chieti ha segnalato un incremento di truffe telefoniche ai danni dei cittadini. I malviventi contattano le vittime fingendosi operatori bancari e le mettono in allerta su presunte anomalie nei movimenti del conto, parlando di tentativi di prelievi non autorizzati.

Poco dopo, le persone raggirate ricevono una seconda telefonata da un individuo che si presenta come un agente della Polizia di Stato. Quest’ultimo conferma l’esistenza di un illecito e suggerisce di mettere al sicuro i propri risparmi trasferendoli su un conto protetto. A tale scopo, fornisce un codice IBAN, sostenendo che il bonifico sia l’unico modo per evitare il furto del denaro.

A rendere la truffa ancora più credibile è l’utilizzo di un sofisticato sistema di spoofing telefonico, che consente ai criminali di far apparire sul display della vittima un numero fisso associato alla Questura. In realtà, la chiamata avviene tramite tecnologia VoIP, che permette ai truffatori di manipolare l’identificativo del chiamante, facendo risultare un numero ufficiale facilmente reperibile online.

La Polizia di Stato invita i cittadini a prestare la massima attenzione e a diffidare da qualsiasi richiesta di trasferimento di denaro ricevuta telefonicamente. Nessun agente o ufficio delle forze dell’ordine contatta le persone per operazioni finanziarie né fornisce IBAN per bonifici. In caso di sospetti, è fondamentale interrompere immediatamente la telefonata e rivolgersi direttamente alla propria banca o alle autorità competenti.

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