Fondi ministeriali per il risanamento del d’Annunzio, Masci e Carota: «Un risultato frutto della collaborazione»

30 Gennaio 2025
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Oltre 1,18 milioni di euro di fondi per il risanamento del Teatro d’Annunzio di Pescara arriveranno dal Ministero della Cultura

PESCARA – Anche il sindaco di Pescara Carlo Masci e il vice sindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota, esprimono soddisfazione per la notizia arrivata oggi dal Ministero della Cultura, per il finanziamento destinato al Teatro d’Annunzio. «La notizia circolava già da alcune settimane, in Comune, e oggi è arrivata l’ufficialità. Il programma degli interventi afferenti al Piano strategico “Grandi progetti beni culturali” del Ministero della Cultura contiene la risposta, in termini di risorse, che il Comune di Pescara si aspettava per puntare alla riapertura del Teatro d’Annunzio: tra i cinque interventi finanziati in tutta Italia (con le risorse per l’annualità 2024) c’è anche il risanamento del teatro pescarese, con una somma pari a 1.184.897,72 euro. Non avevamo alcun dubbio sul sostegno del Governo nazionale», dicono il sindaco l’ assessore alla Cultura, che dopo la chiusura di marzo 2024, si erano messi immediatamente in moto per individuare finanziamenti finalizzati al teatro.

Il sindaco Masci aveva coinvolto il Ministero, mettendosi in contatto direttamente con il ministro per sollecitare l’assegnazione di risorse, e aveva rilanciato la richiesta anche a settembre 2024. Il 9 dicembre scorso, poi, Carota aveva incontrato il ministro Alessandro Giuli, insieme al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, proprio per affrontare questo tema. «Come abbiamo già detto in altre occasioni, il dialogo e la collaborazione istituzionale tra Comune, Regione e Stato sono preziosi per cogliere risultati come questo – commentano Masci e Carota –. Un primo step, fondamentale, lo abbiamo raggiunto, e ringraziamo chi si è speso, a ogni livello, per arrivare a questo risultato. In queste ore possiamo gioire della bella notizia, insieme a tanti altri, dalle istituzioni agli operatori culturali. Intanto abbiamo già preso contatti con la Direzione generale Musei d’Abruzzo, che rappresenta l’istituto territoriale del ministero, mentre il Comune, che si è attivato per trovare nel proprio bilancio i fondi per la progettazione, sarà la stazione appaltante. Ora guardiamo a un ulteriore passaggio, anch’esso strategico per chiudere questa partita, e siamo certi di poter contare sul supporto della Regione Abruzzo».

«Il nostro obiettivo – continuano sindaco e assessore – è di continuare ad implementare, nel segno della qualità, l’offerta culturale cittadina, insieme a tutti coloro che ne sono protagonisti e che hanno consentito a Pescara di raggiungere un ottimo risultato a livello nazionale (vedasi Sole24 ore “Qualità della vita 2024”): la nostra città è al settimo posto in Italia per quanto riguarda l’indicatore “Cultura e tempo libero”, tre posizioni in più rispetto al 2023. Tra le voci che compongono “Cultura e tempo libero” figura “Offerta culturale”, che rileva la presenza di spettacoli ogni 1000 abitanti, e Pescara si posiziona al terzo posto in classifica. Quelle di cui parliamo oggi sono risposte alla minoranza che sa solo criticare. Anche questa volta le opposizioni che ci accusavano di immobilismo per la chiusura del teatro d’Annunzio dovranno prendere atto che la nostra attività è stata proficua perché la filiera istituzionale ha funzionato, come è già accaduto per altre questioni. Sarebbe bastato attendere il risultato, che era alla nostra portata, come hanno dimostrato i fatti».

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