Il corpo del 19enne è stato ritrovato il 29 gennaio in un piccolo appartamento. Rinvenuti farmaci e tre telefoni cellulare, ora sotto esame
PERUGIA – Le indagini sulla morte di Andrea Prospero, il giovane studente universitario di 19 anni originario di Lanciano, proseguono con l’obiettivo di chiarire le circostanze che hanno portato al suo decesso. Il corpo è stato ritrovato il 29 gennaio in un piccolo appartamento nel centro di Perugia, a pochi metri dallo studentato in cui risiedeva abitualmente. La Procura ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
Il ragazzo, iscritto al primo anno di Informatica, era scomparso la mattina del 24 gennaio. Le ricerche si erano concentrate nella zona di Monteluce, dove si riteneva che il suo telefono avesse agganciato una cella, ma la realtà si è rivelata diversa: Andrea si trovava in un monolocale che aveva preso in affitto da pochi giorni. A far scattare l’allarme è stato il gestore dell’appartamento, insospettito dal mancato pagamento della locazione. Dopo aver cercato il nome del ragazzo su internet, ha scoperto che risultava disperso e ha avvertito la polizia. Sul posto si sono recati il procuratore capo Raffaele Cantone e il sostituto Giuseppe Petrazzini per seguire da vicino gli accertamenti.
I primi rilievi escluderebbero segni di effrazione o di violenza, rendendo poco probabile l’ipotesi di un omicidio. Il corpo è stato trovato in una posizione innaturale, come se il ragazzo fosse caduto improvvisamente, forse a seguito di un malore. Nell’appartamento sono stati rinvenuti farmaci e tre telefoni cellulari, ora sotto esame. Gli investigatori attendono gli esiti dell’autopsia e degli esami tossicologici per stabilire se l’assunzione di medicinali possa essere stata determinante nel decesso. Non sarebbero stati trovati messaggi d’addio o elementi che possano suggerire un gesto volontario.