Sulla stabilizzazione dei tribunali minori abruzzesi il governo rassicura, ma senza offrire garanzie sulla proroga delle loro funzioni. Il Partito Democratico, attraverso il senatore Michele Fina, sollecita un intervento bipartisan per una proroga urgente fino al 2027 per evitare chiusure
SULMONA – Il futuro dei tribunali minori abruzzesi, quelli di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, continua a tenere banco nel dibattito politico, dividendo forze di governo e opposizione. Da un lato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, rassicura sulla stabilizzazione dei tribunali garantendo che non verranno mai chiusi; dall’altro, il Partito democratico, attraverso il senatore abruzzese Michele Fina, insiste sulla necessità di un impegno bipartisan per garantire una proroga immediata delle funzioni dei tribunali almeno fino al 2027, sottolineando l’urgenza di una riforma strutturale della geografia giudiziaria.
Le parole del sottosegretario Delmastro, intervenuto questa mattina a Sulmona durante la cerimonia di giuramento di 174 nuovi agenti di polizia penitenziaria, non lasciano adito a fraintendimenti: “I tribunali minori abruzzesi possono confidare nel fatto che non verranno mai chiusi e anzi verranno stabilizzati. È un impegno del governo Meloni e così sarà. Lo abbiamo sempre detto e lo faremo”. L’esponente di governo, tuttavia, non fornisce indicazioni concrete sulle misure da adottare per evitare la chiusura dei tribunali minori, lasciando irrisolti i dubbi sulle azioni necessarie per garantire la loro continuità operativa.
A lanciare l’allarme era stato, poche ore prima, il senatore del Partito democratico, Michele Fina, che aveva ribadito l’urgenza di un’azione congiunta e determinata per salvare i tribunali minori. Fina, firmatario di un emendamento al decreto Milleproroghe attualmente in discussione al Senato, afferma: “Senza un impegno trasversale di tutte le forze politiche i tribunali abruzzesi chiuderanno,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di un intervento urgente per evitare un vuoto giudiziario che potrebbe compromettere il servizio e l’equilibrio territoriale. “Serve una proroga di almeno un anno – ha aggiunto il senatore dem – mentre lavoriamo a una riforma della geografia giudiziaria che ripristini definitivamente le sedi sub provinciali di Avezzano, Sulmona Vasto e Lanciano. Senza questo proroga – ha concluso – esporremo le sedi giudiziarie a definitiva chiusura: si presenterebbero problemi tecnici rispetto ai rinvii di udienza, continueremo ad avere gravi problemi sul personale e più in generale sarebbe un segnale di grave sfiducia lanciato sui territori”.